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Può l’ictus colpire la capacità di parlare?
Circa il 30% delle persone colpite da ictus potrebbe sviluppare problematiche relative a capacità comunicative.
Il logopedista è il professionista sanitario che si occupa della presa in carico, e quindi della valutazione e del trattamento, delle difficoltà nella comunicazione da parte del paziente.
Possiamo distinguere due tipologie di disturbi:
- l’afasia: un'alterazione della comprensione o della produzione della parola sia orale sia scritta, con un notevole impatto sulle attività di lettura e scrittura.
- la disartria: una difficoltà nell'articolazione delle parole che può compromettere la comprensibilità della produzione verbale del paziente e che può manifestarsi anche con un'alterazione dell'emissione della voce.
Sia per l'afasia che per la disartria possiamo identificare diversi gradi di difficoltà: dal paziente che necessita di un supporto comunicativo come immagini o parole scritte a quello che fatica a ritrovare alcuni concetti durante la conversazione.
Nella presa in carico logopedica è molto importante considerare anche l'impatto sociale che i disturbi comunicativi possono avere in modo da favorire il prima possibile una reintegrazione del paziente nella vita quotidiana.
Essere stressati può influire sul comportamento alimentare, portando a diversi tipi di disturbi, come il binge eating disorder.
Impegno, professionalità e cura: celebriamo un percorso di vita allineata ai valori del Presidio.
La capacità di elaborare, mantenere a mente e rielaborare nuovamente le informazioni deve essere monitorata.