Portale della Fondazione Opera San Camillo - La sensorialità nell’autismo - La sensorialità nell’autismo - Torino
La sensorialità nell’autismo
La sensorialità nell’autismo si presenta alterata: nelle persone autistiche manca un filtro che permette di integrare le informazioni che arrivano dall'esterno nei cinque sensi.
Molto spesso infatti questi bambini, ragazzi o adulti rischiano quello che viene definito overload sensoriale, un sovraccarico che può portare a crisi comportamentale o momenti di chiusura, proprio perché gli stimoli esterni arrivano contemporaneamente.
Per fare un esempio il volume dei suoni o dei rumori può arrivare a essere percepito in maniera molto più alta rispetto a quello che accade a noi, persone neurotipiche.
In questo senso per loro può essere difficile a volte affrontare la vita quotidiana a scuola, per strada, nei centri commerciali e così via.
Come viene affrontato quest’aspetto al San Camillo?
L'importante è riconoscere il profilo sensoriale dei bambini e lavorare con loro anche su questi aspetti.
Prediligiamo le stimolazioni piacevoli per loro, come degli stimoli luminosi, delle luci colorate o delle luci particolarmente basse ed evitiamo gli stimoli che possono essere avversivi per loro, quindi disturbanti.
Grazie a degli strumenti specifici come giochi con superfici tattili particolari, luci colorate, suoni piacevoli, più forti o meno forti, si può lavorare per creare un ambiente positivo e costruttivo per il bambino.
L’obiettivo è quello che impari a regolarsi e a calmarsi quando ci sono momenti di difficoltà, ad abbassare i livelli di ansia oppure che impari nuove attività.
Dottoressa Maddalena Costamagna
Psicologia e Tnpee
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