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Nel post ictus è necessario affrontare diversi deficit cognitivi
In che modo la neuropsicologia cognitiva aiuta nel post ictus?
Una delle principali cause di comparsa di deficit cognitivi può essere l'ictus.
Spesso, infatti, i soggetti colpiti da lesioni cerebrali presentano:
- difficoltà di memoria
- difficoltà di attenzione
- disturbi del linguaggio
- disturbi di esplorazione visiva e spaziale
- disturbi di pianificazione
In questi casi la terapia riabilitativa comprende l’azione del neuropsicologo che, attraverso precisi test di valutazione, costruisce un quadro del paziente e ha la possibilità di delineare successivamente un percorso di riabilitazione specifico e personalizzato per il singolo paziente.
La neuropsicologia cognitiva, infatti, è una branca della psicologia che si occupa di indagare e analizzare il funzionamento cognitivo dei pazienti soggetti a lesioni o disfunzioni, acquisite o congenite, del sistema nervoso centrale.
L’obiettivo di questa figura professionale all’interno del percorso riabilitativo nel post ictus, è quello di stimolare il recupero e il potenziamento delle funzioni danneggiate, attraverso l’uso di esercizi computerizzati e non, diventando un punto di supporto e di riferimento per il paziente e per la sua famiglia.
Prevenzione, riabilitazione e ritorno all’autonomia al centro delle iniziative per promuovere il benessere dei pazienti che hanno subito uno stroke cerebrale.
L’osteoporosi è una malattia silenziosa, che spesso non dà sintomi fino alla comparsa di fratture, ma può essere prevenuta. Prendersi cura delle proprie ossa con controlli periodici, diagnosi precoce e uno stile di vita sano può fare davvero la differenza.
Un’innovazione estremamente avanzata per un percorso innovativo rivolto a chi desidera tornare al volante o verificare la propria idoneità dopo patologie neurologiche o con l’avanzare dell’età.