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I disturbi della deglutizione come conseguenza dell’ictus
Recenti studi mostrano che più del 60% dei pazienti colpiti da ictus può sviluppare disfagia e quindi difficoltà nella deglutizione entro i tre giorni dall'evento.
Esistono diversi gradi di severità di questa condizione, dalla difficoltà ad assumere alcune consistenze alimentari, in primis i liquidi, fino ad arrivare all'impossibilità di alimentarsi per bocca o a gestire la propria saliva.
Questi disturbi possono avere delle conseguenze anche molto invalidanti, quali:
- polmonite ab ingestis
- malnutrizione
- disidratazione
Come funzionano le attività riabilitative al Presidio Sanitario San Camillo?
All’interno del nostro Presidio, la presa in carico logopedica si occupa del recupero dell'assunzione degli alimenti e delle bevande in sicurezza, utilizzando posture di compenso e talvolta modifiche delle consistenze alimentari.
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I passaggi fondamentali per riconoscere questa patologia.
Un’occasione importante per promuovere l’informazione e l’accesso alle cure, anche grazie ai nostri specialisti che affrontano in modo multidisciplinare un disturbo con un notevole impatto sulla vita quotidiana dei pazienti.
A tutti capita di dimenticare qualcosa, attenzione alla frequenza con cui accade.