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Giornata Mondiale dell'Ictus
Il 29 ottobre ricorre la Giornata Mondiale dell’Ictus, iniziativa promossa dalla World Stroke Organization per diffondere la conoscenza dei segnali d’allarme e dell’importanza di un intervento tempestivo e per promuovere le attività di riabilitazione fondamentali per favorire il miglior recupero possibile.
L’ictus cerebrale, noto anche come stroke, rappresenta una delle principali cause di disabilità a livello globale: ogni anno oltre 12 milioni di persone ne sono colpite. Si tratta di un evento cerebrovascolare acuto che può avere conseguenze significative sulle funzioni motorie, cognitive e comunicative.
La prevenzione: un gesto quotidiano
Secondo la World Stroke Organization, fino al 90% degli ictus può essere evitato intervenendo sui fattori di rischio modificabili. Piccoli cambiamenti nello stile di vita possono fare una grande differenza:
- monitorare regolarmente la pressione
- controllare colesterolo e glicemia
- smettere di fumare
- mantenersi fisicamente attivi
- adottare una dieta equilibrata
- ridurre il consumo di alcol
- trattare tempestivamente la fibrillazione atriale
La prevenzione è un investimento sul proprio futuro di salute.
Riabilitazione post-ictus: un percorso personalizzato
Quando l’ictus si verifica, la riabilitazione gioca un ruolo decisivo nel recupero delle funzioni e dell’autonomia. Il Presidio Sanitario San Camillo, ospedale specializzato in Recupero e Rieducazione Funzionale (RRF), offre programmi riabilitativi strutturati che coinvolgono un approccio multidisciplinare.
L’obiettivo è guidare il paziente in un percorso completo, dalla gestione delle conseguenze motorie e cognitive fino al recupero delle attività della vita quotidiana; la presa in carico avviene tramite la Proposta di Percorso Riabilitativo Individuale (PPRI), definita dal Team Ictus e coordinata da medici fisiatri, neurologi e geriatri. Le figure professionali coinvolte includono:
- medici fisiatri
- medici neurologici
- fisioterapisti
- terapisti occupazionali
- logopedisti
- neuropsicologi
- psicologi
- infermieri specializzati
Riabilitazione post-ictus
Dopo un ictus, tornare alle attività che definiscono la qualità della vita, come muoversi, uscire, comunicare, lavorare, richiede spesso un percorso riabilitativo mirato.
Presso il Presidio Sanitario San Camillo, i professionisti delle unità di fisiatria, neuroriabilitazione e neuropsicologia sono impegnati nell’accompagnare i pazienti nel recupero delle funzioni necessarie per una vita attiva e sicura.
Per molte persone, il ritorno alla guida rappresenta un obiettivo fondamentale di indipendenza. Per questo tra i servizi disponibili, è presente anche un percorso di valutazione e recupero delle abilità di guida, basato su strumenti tecnologici avanzati come il simulatore di guida e su un approccio multidisciplinare.
Il percorso Guida Sicura permette, infatti, di valutare e, se necessario, riabilitare le capacità cognitive e motorie necessarie a una guida responsabile. Ciò consente di verificare, quando possibile, il ritorno a una guida responsabile e adeguata alle condizioni individuali.
Il Presidio dispone in struttura di un simulatore di guida avanzato, che consente di:
- riprodurre situazioni di traffico reale
- valutare attenzione e tempi di reazione
- lavorare sulla gestione degli imprevisti in totale sicurezza
Il Servizio di Neuropsicologia svolge training quotidiani di potenziamento delle funzioni cognitive coinvolte nella guida.
 I Terapisti Occupazionali possono inoltre accompagnare il paziente nella prova su auto reale con adattamenti, per un ritorno alla guida concreto e sicuro.
Un percorso che guarda alla persona
Riabilitare significa ricostruire autonomia, dignità e partecipazione alla vita quotidiana.
 Il recupero dopo un ictus non è mai solo fisico: coinvolge emozioni, relazioni, identità e futuro.
Con un approccio personalizzato e multidisciplinare, è possibile accompagnare la persona non solo a recuperare, ma a ritrovare la propria vita, passo dopo passo.
Prevenzione, riabilitazione e ritorno all’autonomia al centro delle iniziative per promuovere il benessere dei pazienti che hanno subito uno stroke cerebrale.
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Un’innovazione estremamente avanzata per un percorso innovativo rivolto a chi desidera tornare al volante o verificare la propria idoneità dopo patologie neurologiche o con l’avanzare dell’età.