Portale della Fondazione Opera San Camillo - Come si effettua una diagnosi di incontinenza urinaria? - Come si effettua una diagnosi di incontinenza urinaria? - Torino
Come si effettua una diagnosi di incontinenza urinaria?
Il 28 giugno è la Giornata nazionale per la prevenzione e cura dell'incontinenza. Ma come si riconosce questa problematica?
La diagnosi dell'incontinenza urinaria è prettamente clinica, ovvero con derivazione dall’anamnesi e dall'esame obiettivo.
La descrizione accurata dei sintomi da parte del paziente ci consentirà di capire se l'incontinenza si presenta in occasione di sforzi come tosse, starnuti, cammino, corsa, oppure in situazioni di urgenza, cioè quando vi è uno stimolo minzionale così improvviso da non consentire di arrivare in tempo ad un servizio igienico.
Quali sono gli esami per la diagnosi dell’incontinenza urinaria?
Esistono alcuni strumenti di diagnosi più complessi che devono essere utilizzati per escludere eventuali cause organiche dell'incontinenza urinaria. In una prima fase vengono effettuati gli esami di primo livello:
- ecografia vescicale per valutare che non vi sia un elevato residuo post-minzionale.
- esame delle urine e un’urinocoltura per escludere che vi siano infezioni a carico delle vie urinarie.
Gli esami di secondo livello servono a definire meglio le forme di incontinenza più complesse; ne è un esempio l'esame urodinamico, un’indagine che studia la funzionalità del basso tratto urinario, cioè vescica ed uretra, sia nella fase di riempimento che di svuotamento.
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