Il San Camillo: la nostra carta d'identità

Grazie al Bilancio Sociale possiamo rendicontare in maniera trasparente le nostre attività e valutare le conseguenze che generano sui nostri stakeholder. Da anni siamo alla continua ricerca di uno strumento innovativo di valutazione del nostro impatto sociale, perché poniamo molta attenzione a quei valori “intangibili” che crediamo essere il vero e fondamentale valore aggiunto per l’efficacia dei servizi di cura e la soddisfazione di pazienti e utenti.

È da anni, quindi, che il Presidio è impegnato nella pubblicazione di questo documento, la cui stesura - in continua evoluzione e aggiornamento - coinvolge l’intero ospedale a tutti i livelli. Un lavoro di collaborazione e trasparenza che mostra il nostro comune impegno come struttura sanitaria, per migliorare sempre di più i servizi erogati a beneficio del malato e della collettività.

E questo impegno nasce da molto lontano. È già nelle parole di San Camillo De Lellis che voleva mettere “Più cuore in quelle mani” che curano. Una missione che, ora come allora, ha al centro la persona non solo per la sua sofferenza ma per quello che rappresenta, una condizione che richiede una sollecitudine totale da parte di chi l’assiste. Siamo chiamati a essere quotidianamente un po’ Marta e un po’ Maria, le due donne dei Vangeli che rappresentano l’operosità e la meditazione: agire per gli altri e saper ascoltare chi si trova in difficoltà.

La pastorale della salute è riferita a quanti sono seguiti nella sofferenza, ma deve iniziare anche dall’operatore e dal volontario che assistono. Proprio per questo motivo nel 2018 sono stati offerti al personale momenti formativi come “Problemi etici del fine vita” e “Le emozioni degli operatori nella relazione con il malato”.

La nostra attività non deve farci dimenticare che per Gesù di Nazareth l’accettabilità di una donna e di un uomo da parte di Dio coincide con ciò che è e con il suo bisogno. Gesù è stato incredibilmente sensibile a tutto un mondo di fragilità e debolezza e, per venire incontro a questa domanda, non ha esitato a mancare ai propri doveri. Oggi siamo chiamati a ricordare questo messaggio nel nostro operare, sempre più specializzato, professionale e tecnologico: “Servire il malato come servirebbe una madre il suo unico figlio infermo”, come raccomandava San Camillo de Lellis.

Chi siamo

Il Presidio è una istituzione sanitaria senza scopi lucrativi: riconosciuta nel 1990 a livello normativo dall’ASL come presidio sanitario, è equiparato a un ospedale pubblico, inserito nella rete del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) della Regione Piemonte, specializzato in Riabilitazione Intensiva di secondo livello. Immerso in un grande parco, ospita reparti di degenza ordinaria, Day Hospital, ambulatori di riabilitazione e radiologia. Inoltre è sede di didattica e tirocinio universitario per molteplici professioni sanitarie ed è centro di ricerca clinica per l’osteoporosi, le malattie metaboliche dell’osso e la neuropsicologia.

Oggi il San Camillo si pone quale obiettivo strategico il consolidamento del proprio ruolo di polo di riferimento per l’assistenza e la ricerca in riabilitazione e, in armonia con le leggi e disposizioni nazionali e regionali, nel solco dello spirito Camilliano, è attivo per: erogazione di assistenza ospedaliera in regime di Ricovero Ordinario e di Day Hospital erogazione di prestazioni sanitarie in regime ambulatoriale formazione professionale e didattica in ambito universitario ricerca scientifica proposizione di modelli esemplificativi per il miglioramento dell’umanizzazione in sanità

Modello di Organizzazione, gestione e controllo 231

Secondo la disciplina italiana della "responsabilità degli enti per gli illeciti amministrativi dipendenti da reato" contenuta nel decreto legislativo 8 giugno 2001 n. 231 gli enti associativi – tra cui le Fondazioni - possono essere ritenuti responsabili, e di conseguenza sanzionati in via pecuniaria e/o interdittiva, in relazione a taluni reati commessi o tentati nell'interesse o a vantaggio delle società.

La Fondazione Opera San Camillo  ha pertanto adottato al proprio interno un Modello di Organizzazione, gestione e controllo ai sensi del D.Lgs 231/01; l'ultimo aggiornamento è del 14 Dicembre 2018.

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Bilancio Sociale sui dati 2020: i racconti emozionanti, i ringraziamenti e lo sguardo verso una nuova assistenza

2021-11-29
Bilancio Sociale sui dati 2020: i racconti emozionanti, i ringraziamenti e lo sguardo verso una nuova assistenza

Venerdì abbiamo parlato di cura, quella per i pazienti, per i più fragili, ma anche della cura per la struttura, per il lavoro, per le persone, sottolineando come, anche trovando nuovi espedienti, l’assistenza, la cura non si siano mai fermate. Lo abbiamo raccontato proprio attraverso le storie più emozionanti, le testimonianze di resistenza, di coraggio e di unione, perché, come ha concluso Padre Virginio Bebber, Amministratore Delegato di Fondazione Opera San Camillo, “solo uniti possiamo guardare a nuovi modelli di assistenza”.

Nella presentazione del Bilancio Sociale sui dati 2020, giunta ormai alla sua decima edizione, sono state esplorate le matrici di materialità, nonché i capisaldi del documento finale del Bilancio Sociale:

Di grande importanza gli interventi delle istituzioni che hanno dato il loro contributo prezioso indicando il Presidio come una presenza importante nel mondo camilliano, d’avanguardia nel campo della riabilitazione e dell’autismo. Sono intervenuti il Direttore Sanitario dott. Francesco Arnoletti, il dott. Francesco Tresso, Servizi demografici e statistici e protezione civile, il dott. Carlo Picco, Direttore Generale ASL Città di Torino, Ivan Raimondi, in rappresentanza della Diocesi di Torino, il prof. Marco Minetto, Direttore Scuola di Specialità di Riabilitazione, con i saluti ricevuti del prof. Giuseppe Massazza, Responsabile Dipartimento Ortopedia e Riabilitazione di Città della Salute.

“Come spesso accade, è nei momenti più bui che si trovano le risorse per proseguire ed addirittura per migliorare i risultati già eccellenti che si è riusciti a conseguire”: le parole del dott. Luigi Genesio Icardi, Assessore alla Sanità Regione Piemonte.

Si è parlato anche di futuro e di ricerca grazie alla presenza di A.L.B.A. Robot, piattaforma che integra la guida autonoma ed assistita a veicoli personali quali carrozzine per la mobilità dei pazienti in ospedale, progetto rivoluzionario e unico al mondo a cui il San Camillo collabora da due anni.

Gli interventi sono stati presentati dal dott. Paolo Bruni che ha moderato tutta la serata, caratterizzata anche da momenti di grade emozione, come la presentazione del video report, registrato durante la seconda ondata di Covid-19 e curato dal servizio infermieristico, insieme a momenti di ringraziamento per il supporto ricevuto, da enti e dalla comunità tutta, il quale ha consentito di continuare l’attività del Presidio in sicurezza. Preziosa inoltre la presenza di una mamma che ha riportato la propria testimonianza, parlando della difficoltà che la pandemia ha comportato nella gestione di un bimbo affetto da disturbo dello spettro autistico durante il lockdown.

Insieme ai racconti dell'impegno di tutti coloro i quali nel 2020 hanno cercato e sperimentato nuove strade, contro la distanza, per continuare a garantire cure e assistenza ai più fragili.