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La diagnosi dei disturbi dell’equilibrio
Per diagnosticare le patologie legate ai disturbi dell'equilibrio l’elemento più importante è un approfondito colloquio anamnestico (ovvero l’analisi dello stile di vita e delle condizioni del paziente, comprese eventuali patologie e farmaci assunti). All’anamnesi si associa poi la classica visita del medico, che in lingua inglese viene definita bedside examination (esame accanto al letto del paziente) per investigare l’origine dei sintomi.
Ci sono degli esami strumentali per diagnosticare i disturbi dell’equilibrio?
Gli esami strumentali sono riservati ad una minoranza di pazienti e a patologie specifiche. In alcuni casi, quindi, si possono eseguire risonanze magnetiche dell'encefalo o della colonna cervicale, prove cocleo-vestibolari, elettroencefalogramma: esami che servono per studiare più approfonditamente altri apparati, come quello cardiovascolare. Nella maggior parte dei casi, però, gli esami strumentali sono poco utili alla diagnosi.
Dott. Pietro Cerrato
Specialista in Medicina Fisica e Riabilitazione e in Geriatria
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