Portale della Fondazione Opera San Camillo - Cos’è la terapia psicologica ACT - Cos’è la terapia psicologica ACT - Torino
Cos’è la terapia psicologica ACT
La terapia ACT è una psicoterapia cognitivo-comportamentale di ultima generazione, orientata all’accoglienza delle emozioni e allo sviluppo della consapevolezza di sé.
Cosa significa ACT
ACT è l’acronimo di Acceptance and Commitment Therapy e si basa su due principi fondamentali:
- accettare le proprie emozioni e i propri pensieri, anche quando risultano dolorosi o ingombranti;
- impegnarsi in azioni concrete orientate ai propri valori e obiettivi.
Questo approccio aiuta a sviluppare una consapevolezza autentica e una direzione chiara verso ciò che conta davvero per la persona.
Un approccio esperienziale allo stress
Le sedute di ACT sono caratterizzate da un metodo molto pratico. Non si privilegia solo la narrazione, ma soprattutto il fare: attraverso esercizi ed esperienze guidate si facilita la comprensione del proprio funzionamento psicologico e si potenzia la flessibilità mentale.
Quali esercizi vengono proposti dallo psicoterapeuta
Durante il percorso possono essere utilizzati esercizi finalizzati a:
- sviluppare un rapporto più equilibrato con sé stessi, con le emozioni e con i pensieri;
- imparare ad assumere un atteggiamento più distaccato rispetto ai pensieri intrusivi, che spesso generano ansia o stress;
- aumentare la tolleranza verso le emozioni, considerandole una risorsa utile per affrontare le situazioni difficili;
- affrontare esperienze complesse in modo non evitante, senza perdere di vista i propri obiettivi personali.
In quali disturbi è efficace la tecnica ACT
L’ACT ha ottenuto ampi riconoscimenti scientifici ed è considerata una terapia efficace in diversi ambiti clinici, tra cui depressione, disturbi d’ansia e gestione del dolore cronico.
È un percorso psicologico innovativo e concreto, quindi, capace di integrare accettazione ed impegno attivo per migliorare la qualità della vita e il benessere della persona.
Una giornata per riconoscere il ruolo fondamentale di radiologi e tecnici di radiologia e celebrare una scoperta che ha trasformato in modo decisivo la diagnostica e la medicina moderna.
Tre professioniste del Presidio, Nadia Esposito, Cristina Destefanis e Patrizia Gindri, hanno partecipato a una ricerca che esplora i processi di integrazione visuo-tattile e visuo-motoria nella malattia di Parkinson, offrendo nuove prospettive per la riabilitazione neurologica.
Prevenzione, riabilitazione e ritorno all’autonomia al centro delle iniziative per promuovere il benessere dei pazienti che hanno subito uno stroke cerebrale.