Portale della Fondazione Opera San Camillo - Corsi di formazione avanzata: le testimonianze - Corsi di formazione avanzata: le testimonianze - Torino
Corsi di formazione avanzata: le testimonianze
Cosa si dice della nostra formazione avanzata? Ce lo racconta Francesca, giovane fisioterapista.
La formazione avanzata, uno dei punti cardine del nostro Presidio, garantisce ai professionisti sanitari del territorio, nonché al nostro personale, il costante aggiornamento con l’acquisizione di conoscenze approfondite e di pratiche innovative.
Cosa garantisce il nostro programma formativo:
- corsi con grande attenzione alla pratica professionale
- un’area dedicata di circa 400 mq con tecnologie e strumentazioni
- corsi selezionati da un comitato scientifico
- docenti esperti provenienti da tutta Italia
In questa sezione potete richiedere la prenotazione per una prestazione ambulatoriale privata...
Il Presidio Sanitario San Camillo è convenzionato con assicurazioni, fondi e casse integrative per l'erogazione...
Mi chiamo Alessandra Comazzi, sono giornalista, torinese, ho 67 anni e sono neuropatica. Mi occupavo di spettacoli, facevo il critico televisivo per un quotidiano, La Stampa. Adesso mi occupo soprattutto di tornare a camminare e di reimparare a usare le mani. Un bel salto anche emotivo. Perché c’è la fede, certo, ma poi ci sono la carità, e la speranza. Le tre virtù cardinali. E ho imparato che forse, in certi momenti difficili, proprio la speranza è la virtù più impervia.
Rosso 32. Era il mio codice identificativo al San Camillo, il presidio sanitario che a Torino è specializzato in riabilitazione. I reparti dell’ospedale hanno il nome dei colori, Verde, Giallo, Lilla, Azzurro e, appunto, Rosso. Il 32 era il numero del mio letto. Un modo, forse, per colorare la vita dei pazienti affetti da menomazioni e disabilità, molti dei quali con validi motivi per vedere la vita in nero fosco, al massimo grigio. Potrebbe sembrare un modo puerile per affrontare la sofferenza, ma i padri Camilliani sanno quello che fanno.
Leggi la testimonianza nell'articolo de L'Osservatore Romano
Alessandra Comazzi, giornalista piemontese, racconta in modo profondo e coinvolgente la sua malattia e l’esperienza fatta tra le mura del nostro Presidio.
Ecco qualche breve stralcio dell’articolo:
"Rosso 32. Era il mio codice identificativo al San Camillo, il presidio sanitario che a Torino è specializzato in riabilitazione. I reparti dell’ospedale hanno il nome dei colori, Verde, Giallo, Lilla, Azzurro e, appunto, Rosso. Il 32 era il numero del mio letto. Un modo, forse, per colorare la vita dei pazienti affetti da menomazioni e disabilità, molti dei quali con validi motivi per vedere la vita in nero fosco, al massimo grigio. Potrebbe sembrare un modo puerile per affrontare la sofferenza, ma i padri Camilliani sanno quello che fanno.”
Infine aggiunge un ringraziamento molto speciale:
"La mia è una semplice testimonianza, non ho competenze tecniche o scientifiche. In questo percorso che non è solo riabilitativo, ma è anche di fede e ringraziamento, vorrei restituire a tutte le donne e gli uomini che mi sono stati e mi sono vicini, qualcosa di quello che mi è stato donato. Il dono di medici, infermieri, operatori sociosanitari, fisioterapisti, terapisti occupazionali, logopedisti, psicologi, è stata una continua ricerca di senso, oltre che di professionalità”
Lo stress cronico indebolisce il sistema immunitario e può causare patologie: un rischio da non sottovalutare.
Disturbo vestibolare causato dal distacco degli otoliti nel labirinto. Analizziamo i meccanismi fisiopatologici che conducono a crisi brevi e intense a seguito di semplici movimenti del capo.
Il Presidio San Camillo e Stellantis insieme per il progetto Guida Sicura: un percorso multidisciplinare per il ritorno al volante.