Portale della Fondazione Opera San Camillo - Come interviene il terapista occupazionale dopo un ictus? - Come interviene il terapista occupazionale dopo un ictus? - Torino
Come interviene il terapista occupazionale dopo un ictus?
Il processo riabilitativo per gli esiti di ictus cerebrale è cruciale per consentire al paziente il massimo recupero funzionale delle attività della vita quotidiana: il terapista occupazionale è il professionista specializzato in questo percorso.
L’attività si concentra prima di tutto sulla motivazione e sull'autostima del paziente per il ritorno alla piena autonomia nell'ambito della gestione delle attività di tutti i giorni.
Gli strumenti utilizzati per la riabilitazione sono molteplici e variano in base alle esigenze del paziente.
In una prima fase post-ictus, è necessario lavorare per il recupero della funzione lesa.
Un ampio spazio viene per esempio dedicato alla rieducazione di prensione e manipolazione, cioè al recupero dell'uso funzionale dell'arto superiore: braccio e mano, infatti, sono indispensabili per gestire la quasi totalità delle azioni pratiche.
In una seconda fase, se permangono delle limitazioni di carattere motorio e cognitivo, il terapista occupazionale propone strategie facilitanti, metodi compensativi e adattamenti ambientali. Talvolta capita che si debba insegnare al paziente a vestirsi, lavarsi o addirittura cucinare con una mano sola.
In alcuni casi è necessario adattare il domicilio del paziente con ausili di vario tipo:
- maniglioni o corrimano nei punti strategici della casa
- seggiolini all'interno del box doccia
- sostegni sulla vasca da bagno per facilitare il movimento in autonomia e sicurezza.
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