Portale della Fondazione Opera San Camillo - Come avviene la riabilitazione per stipsi e incontinenza fecale al San Camillo - Come avviene la riabilitazione per stipsi e incontinenza fecale al San Camillo - Torino
Come avviene la riabilitazione per stipsi e incontinenza fecale al San Camillo
Le linee guida internazionali indicano che il primo approccio per il trattamento dell’incontinenza fecale e della stipsi è la terapia riabilitativa del pavimento pelvico. Tuttavia, è fondamentale distinguere la causa del disturbo per definire il trattamento più adeguato.
Come si cura l’incontinenza fecale?
Il trattamento dell’incontinenza fecale dipende dalla causa scatenante. Le forme di origine neurologica sono più complesse da riabilitare, poiché vi è una compromissione del controllo nervoso dello sfintere anale esterno. In questi casi, si interviene principalmente su:
- modifiche comportamentali: educazione alimentare e adeguamento dello stile di vita;
- ausili assorbenti: soluzioni specifiche per migliorare la qualità della vita del paziente;
- stimolazione del nervo tibiale posteriore: utile in alcuni casi di incontinenza fecale, comprese le forme neurologiche, per ottenere un miglior controllo sfinterico.
Come trattare la stipsi con la riabilitazione?
Anche per la stitichezza cronica è fondamentale un approccio riabilitativo mirato. Il primo passo è una valutazione approfondita del paziente per comprendere:
- stile di vita e abitudini evacuative;
- frequenza delle evacuazioni settimanali;
- tipologia delle feci.
È importante distinguere tra stipsi funzionale e organica. Solo la stipsi funzionale può beneficiare della riabilitazione, mentre le forme organiche richiedono una valutazione medica specialistica.
L'obiettivo della terapia riabilitativa è correggere le disfunzioni del pavimento pelvico che ostacolano una corretta evacuazione, aiutando il paziente a ritrovare una funzione intestinale regolare.
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