Portale della Fondazione Opera San Camillo - Oggi presentiamo il nuovo Bilancio Sociale di Sostenibilità: il programma della giornata - Oggi presentiamo il nuovo Bilancio Sociale di Sostenibilità: il programma della giornata - Torino
Oggi presentiamo il nuovo Bilancio Sociale di Sostenibilità: il programma della giornata
Il Bilancio Sociale di Sostenibilità è un’iniziativa che fotografa un'istituzione ospedaliera in crescita e orientata al futuro, da un punto di vista tecnologico e delle metodologie operative abbracciate.
SALUTI ISTITUZIONALI
REGIONE PIEMONTE
Dott. Luigi Genesio Icardi - Assessore alla Sanità, livelli essenziali
CITTÀ DI TORINO
Dott.ssa Michela Favaro - Vicesindaco
ASL CITTÀ DI TORINO
Dott.ssa Elena Teresa Tropiano - Direttore Amministrativo
DIOCESI DI TORINO
Monsignor Alessandro Giraudo - Vescovo ausiliario Diocesi di Torino
UNIVERSITÀ DI TORINO
Prof. Giuseppe Massazza - Dipartimento di Ortopedia e Riabilitazione
FONDAZIONE OPERA SAN CAMILLO
Padre Virginio Bebber - Amministratore delegato
INTRODUZIONE
Dott. Edoardo Milano - Direttore SCRRF del Presidio Sanitario San Camillo
I PRINCIPI METODOLOGICI DEL BILANCIO
Prof. Christian Rainero - Dipartimento di Management Università di Torino
LE STORIE PIÙ SIGNIFICATIVE DEL 2022
RIABILITAZIONE
Anna Vittone: Drive for life; Marco Aimone: Tecnologie riabilitative
RICERCA
Dott.ssa Silvia Trombetta, neuropsicologa: Quando l’altro diventa sé
FORMAZIONE
Prof. Marco Trucco - Coordinatore Corso di Laurea in Fisioterapia Università degli Studi di Torino
UFFICIO COMUNICAZIONE
Dott. Marcello Oliviero: La comunicazione come strumento per una corretta educazione sanitaria
DIREZIONE AMMINISTRATIVA
Dott. Gianluca Manzo - Direttore Amministrativo di Struttura: Quadro economico-finanziario
ORDINE DEI COMMERCIALISTI E REVISORI CONTABILI DI TORINO
Dott. Davide Barberis: La valutazione professionale del processo
CONCLUSIONI
Dott. Marco Salza - Direttore Generale Presidio Sanitario San Camillo
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In questa sezione potete richiedere la prenotazione per una prestazione ambulatoriale privata...
Il Presidio Sanitario San Camillo è convenzionato con assicurazioni, fondi e casse integrative per l'erogazione...
Mi chiamo Alessandra Comazzi, sono giornalista, torinese, ho 67 anni e sono neuropatica. Mi occupavo di spettacoli, facevo il critico televisivo per un quotidiano, La Stampa. Adesso mi occupo soprattutto di tornare a camminare e di reimparare a usare le mani. Un bel salto anche emotivo. Perché c’è la fede, certo, ma poi ci sono la carità, e la speranza. Le tre virtù cardinali. E ho imparato che forse, in certi momenti difficili, proprio la speranza è la virtù più impervia.
Rosso 32. Era il mio codice identificativo al San Camillo, il presidio sanitario che a Torino è specializzato in riabilitazione. I reparti dell’ospedale hanno il nome dei colori, Verde, Giallo, Lilla, Azzurro e, appunto, Rosso. Il 32 era il numero del mio letto. Un modo, forse, per colorare la vita dei pazienti affetti da menomazioni e disabilità, molti dei quali con validi motivi per vedere la vita in nero fosco, al massimo grigio. Potrebbe sembrare un modo puerile per affrontare la sofferenza, ma i padri Camilliani sanno quello che fanno.
Leggi la testimonianza nell'articolo de L'Osservatore Romano
Alessandra Comazzi, giornalista piemontese, racconta in modo profondo e coinvolgente la sua malattia e l’esperienza fatta tra le mura del nostro Presidio.
Ecco qualche breve stralcio dell’articolo:
"Rosso 32. Era il mio codice identificativo al San Camillo, il presidio sanitario che a Torino è specializzato in riabilitazione. I reparti dell’ospedale hanno il nome dei colori, Verde, Giallo, Lilla, Azzurro e, appunto, Rosso. Il 32 era il numero del mio letto. Un modo, forse, per colorare la vita dei pazienti affetti da menomazioni e disabilità, molti dei quali con validi motivi per vedere la vita in nero fosco, al massimo grigio. Potrebbe sembrare un modo puerile per affrontare la sofferenza, ma i padri Camilliani sanno quello che fanno.”
Infine aggiunge un ringraziamento molto speciale:
"La mia è una semplice testimonianza, non ho competenze tecniche o scientifiche. In questo percorso che non è solo riabilitativo, ma è anche di fede e ringraziamento, vorrei restituire a tutte le donne e gli uomini che mi sono stati e mi sono vicini, qualcosa di quello che mi è stato donato. Il dono di medici, infermieri, operatori sociosanitari, fisioterapisti, terapisti occupazionali, logopedisti, psicologi, è stata una continua ricerca di senso, oltre che di professionalità”
I passaggi fondamentali per riconoscere questa patologia.
Si può accumulare stress a causa di diversi fattori ambientali della nostra vita quotidiana.
Gli esami a supporto della diagnosi vengono decisi dal medico linfologo.