Portale della Fondazione Opera San Camillo - Mercoledì 13 aprile appuntamento con Update for Lunch: "Nuove tecnologie in riabilitazione" - Mercoledì 13 aprile appuntamento con Update for Lunch: "Nuove tecnologie in riabilitazione" - Torino
Mercoledì 13 aprile appuntamento con Update for Lunch: "Nuove tecnologie in riabilitazione"
Torna l'appuntamento con Update for lunch, la serie di incontri di approfondimento su varie tematiche organizzato dal Presidio Sanitario San Camillo. L'incontro Nuove tecnologie in riabilitazione si terrà mercoledì 13 aprile e ha l'obiettivo di avviare una discussione sull'impatto nella pratica quotidiana delle nuove tecnologie, strumenti essenziali per quantificare i risultati raggiunti e migliorare i trattamenti riabilitativi.
L'esperienza maturata dal dott. Milano e dal dott. Aimone con il Master Universitario RehabTech ha permesso un confronto con altre realtà riabilitative all'avanguardia che consentirà alla nostra struttura di rimanere al passo con i tempi, introducendo la miglior tecnologia disponibile sul mercato.
QUANDO
Mercoledì 13 aprile, dalle 12 alle 13
DOVE
Ex palestre terzo piano, Presidio Sanitario San Camillo
RELATORI
Dott. Edoardo Milano
Dott. Marco Aimone
INFORMAZIONI E ISCRIZIONI
Si informa che con capienza raggiunta in aula verrà attivata la modalità online
Per informazioni e iscrizioni cliccare QUI
In questa sezione potete richiedere la prenotazione per una prestazione ambulatoriale privata...
Il Presidio Sanitario San Camillo è convenzionato con assicurazioni, fondi e casse integrative per l'erogazione...
Mi chiamo Alessandra Comazzi, sono giornalista, torinese, ho 67 anni e sono neuropatica. Mi occupavo di spettacoli, facevo il critico televisivo per un quotidiano, La Stampa. Adesso mi occupo soprattutto di tornare a camminare e di reimparare a usare le mani. Un bel salto anche emotivo. Perché c’è la fede, certo, ma poi ci sono la carità, e la speranza. Le tre virtù cardinali. E ho imparato che forse, in certi momenti difficili, proprio la speranza è la virtù più impervia.
Rosso 32. Era il mio codice identificativo al San Camillo, il presidio sanitario che a Torino è specializzato in riabilitazione. I reparti dell’ospedale hanno il nome dei colori, Verde, Giallo, Lilla, Azzurro e, appunto, Rosso. Il 32 era il numero del mio letto. Un modo, forse, per colorare la vita dei pazienti affetti da menomazioni e disabilità, molti dei quali con validi motivi per vedere la vita in nero fosco, al massimo grigio. Potrebbe sembrare un modo puerile per affrontare la sofferenza, ma i padri Camilliani sanno quello che fanno.
Leggi la testimonianza nell'articolo de L'Osservatore Romano
Alessandra Comazzi, giornalista piemontese, racconta in modo profondo e coinvolgente la sua malattia e l’esperienza fatta tra le mura del nostro Presidio.
Ecco qualche breve stralcio dell’articolo:
"Rosso 32. Era il mio codice identificativo al San Camillo, il presidio sanitario che a Torino è specializzato in riabilitazione. I reparti dell’ospedale hanno il nome dei colori, Verde, Giallo, Lilla, Azzurro e, appunto, Rosso. Il 32 era il numero del mio letto. Un modo, forse, per colorare la vita dei pazienti affetti da menomazioni e disabilità, molti dei quali con validi motivi per vedere la vita in nero fosco, al massimo grigio. Potrebbe sembrare un modo puerile per affrontare la sofferenza, ma i padri Camilliani sanno quello che fanno.”
Infine aggiunge un ringraziamento molto speciale:
"La mia è una semplice testimonianza, non ho competenze tecniche o scientifiche. In questo percorso che non è solo riabilitativo, ma è anche di fede e ringraziamento, vorrei restituire a tutte le donne e gli uomini che mi sono stati e mi sono vicini, qualcosa di quello che mi è stato donato. Il dono di medici, infermieri, operatori sociosanitari, fisioterapisti, terapisti occupazionali, logopedisti, psicologi, è stata una continua ricerca di senso, oltre che di professionalità”
I passaggi fondamentali per riconoscere questa patologia.
Si può accumulare stress a causa di diversi fattori ambientali della nostra vita quotidiana.
Gli esami a supporto della diagnosi vengono decisi dal medico linfologo.