Il 5 e il 6 ottobre in cammino con il Parkinson: per stare e combattere insieme

2019-10-03
Il 5 e il 6 ottobre in cammino con il Parkinson: per stare e combattere insieme

“Da sole le terapie non bastano”: è questo il messaggio lanciato dall’Associazione Italiana Giovani Parkinsoniani. È diventato uno slogan, perché oltre alle cure, c’è molto di più. Il desiderio di stare insieme, di combattere insieme, di camminare insieme. Ed è proprio l’attività fisica al centro di una bellissima iniziativa nata ormai quattro anni fa: si tratta di “Walk for Parkinson’s”, una marcia giunta alla quarta edizione e che coinvolge anche il Presidio Sanitario San Camillo Torino. Dopo aver toccato le terre di Lombardia, Valle d’Aosta e Piemonte, ora si sposterà in Liguria. Otto chilometri da percorrere in due giorni, il 5 e il 6 ottobre: serve una piccola impresa, ma Massimiliano Iachini, vice-presidente di Aigp e organizzatore dell’evento, e tutti i suoi compagni di viaggio sicuramente ce la faranno.

Iachini, da dove nasce questa idea?
Siamo mossi dallo stare insieme e dal fare movimento: le due principali prerogative per chi è malato di Parkinson. Tanti, quando viene diagnosticata la malattia, provano il desiderio il desiderio di chiudersi in casa e non vedere più nessuno, ma bisogna fare esattamente il contrario. È per questo che siamo animati dall’articolo 13 dei Diritti Umani: anche noi abbiamo il diritto di muoverci nonostante le difficoltà.

Che cosa prevede la quarta Walk for Parkinson’s?
Ci siamo spostati in Liguria, dopo aver organizzato le prime tre tappe tra Lombardia, Valle d’Aosta e Piemonte. Lo abbiamo fatto per provare a stimolare gli investimenti anche in quella zona, che è un po’ particolare. Una ragazza ha già aperto una struttura importante nel Ponente Ligure, ora speriamo che ne nascano molte altre. Partiremo da Varigotti e arriveremo a Borgio Verezzi, cammineremo fianco a fianco con tanti amici, che saranno sia altri pazienti, sia i nostri fisioterapisti. Condivideremo tanti momenti, proprio ciò che dobbiamo fare noi malati di Parkinson. Lo faremo “Spinti dal Respiro”, quello che è un po’ il nostro motto. Saremo quasi 200, alcuni arriveranno anche dall’Olanda: saranno due belle giornate.

Pazienti e medici insieme: qual è il messaggio che volete mandare?
Il malato non bisogna definirlo tale, ma ascoltarlo. Perché io sono il malato e tu il medico, ma siamo entrambi due persone. È un concetto chiave, camminare e stare insieme permetterà di capirlo meglio. E farlo in posti splendidi è un ulteriore stimolo: spesso le strutture hanno un panorama mozzafiato ma siamo costretti a camminare soltanto in una piccola area, il 5 e il 6 ottobre avremo la possibilità di stare a contatto con la natura.

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