Giornata mondiale della fisioterapia 2023

2023-09-06
Giornata mondiale della fisioterapia 2023

Ogni anno, il giorno 8 settembre si celebra il contributo dei fisioterapisti alla salute e al benessere delle comunità di tutto il mondo. Questa iniziativa mira a sensibilizzare il pubblico sull'importanza della fisioterapia e a promuovere la comprensione di come questa disciplina possa migliorare la vita delle persone. La Giornata mondiale della fisioterapia è anche un momento in cui i professionisti del settore si uniscono per condividere conoscenze, esperienze e innovazioni. È un'opportunità per ispirare tutti i fisioterapisti e per sottolineare la continua ricerca e l'evoluzione delle pratiche in questo settore.

Quali possono essere i benefici della fisioterapia in ambito ortopedico?

  • Migliora mobilità e forza: dopo un intervento chirurgico o un infortunio, la fisioterapia aiuta i pazienti a riacquistare la mobilità e la forza muscolare. Gli esercizi mirati e il lavoro sulle strutture coinvolte sono fondamentali per accelerare il processo di guarigione.
  • Previene le complicazioni: la fisioterapia può prevenire gli effetti dovuti all'immobilità prolungata, come le trombosi venose profonde e l'atrofia muscolare. Un fisioterapista esperto svilupperà un piano di trattamento mirato per ridurre al minimo questi rischi.
  • Allevia il dolore: la terapia fisica comprende spesso tecniche di gestione del dolore. Queste includono terapie manuali, esercizi terapeutici e modalità fisiche, come per esempio le onde d’urto, che possono ridurre il dolore e promuovere il benessere.
  • Aumenta la qualità della vita: la riabilitazione non riguarda solo il recupero fisico ma anche l'aspetto psicologico. La fiducia e la sicurezza dei pazienti migliorano quando vedono progressi nella loro riabilitazione e tornano in controllo del proprio corpo.

 

Quali possono essere i benefici della fisioterapia in campo neurologico?

Gli esiti dell'ictus possono essere molto importanti, la fisioterapia svolge un ruolo determinante nel migliorare la funzionalità e la qualità della vita dei pazienti.

  • Recupero della mobilità: l'ictus può causare paralisi o debolezza in varie parti del corpo. La fisioterapia mira a ripristinare la mobilità, la sensibilità, le funzioni cognitive  e la forza attraverso esercizi specifici
  • Miglioramento della coordinazione: la perdita di coordinazione è comune negli esiti dell’ictus, i fisioterapisti lavorano per migliorare la capacità del paziente di coordinare i movimenti e compiere azioni quotidiane.
  • Riduzione del rischio di cadute: la fisioterapia può insegnare ai pazienti strategie per prevenire cadute, migliorando così la loro sicurezza durante la deambulazione.
  • Ritorno all'indipendenza: la fisioterapia non si limita solo al recupero fisico ma aiuta anche i pazienti a riacquistare l'indipendenza nelle attività quotidiane come mangiare, vestirsi e lavarsi.
  • Sostegno emotivo: in queste situazioni di forte stress, i fisioterapisti forniscono sostegno emotivo e incoraggiano i pazienti a perseverare nella loro riabilitazione.

 

Ti potrebbe interessare anche: Rieducazione ortopedica e neuromotoria

Prenotazione prestazioni private

In questa sezione potete richiedere la prenotazione per una prestazione ambulatoriale privata...

Convenzioni

Il Presidio Sanitario San Camillo è convenzionato con assicurazioni, fondi e casse integrative per l'erogazione...

DICONO DI NOI - Leggi gli articoli che vedono il Presidio Sanitario San Camillo protagonista

 

Mi chiamo Alessandra Comazzi, sono giornalista, torinese, ho 67 anni e sono neuropatica. Mi occupavo di spettacoli, facevo il critico televisivo per un quotidiano, La Stampa. Adesso mi occupo soprattutto di tornare a camminare e di reimparare a usare le mani. Un bel salto anche emotivo. Perché c’è la fede, certo, ma poi ci sono la carità, e la speranza. Le tre virtù cardinali. E ho imparato che forse, in certi momenti difficili, proprio la speranza è la virtù più impervia.

Rosso 32. Era il mio codice identificativo al San Camillo, il presidio sanitario che a Torino è specializzato in riabilitazione. I reparti dell’ospedale hanno il nome dei colori, Verde, Giallo, Lilla, Azzurro e, appunto, Rosso. Il 32 era il numero del mio letto. Un modo, forse, per colorare la vita dei pazienti affetti da menomazioni e disabilità, molti dei quali con validi motivi per vedere la vita in nero fosco, al massimo grigio. Potrebbe sembrare un modo puerile per affrontare la sofferenza, ma i padri Camilliani sanno quello che fanno.

 

Leggi la testimonianza nell'articolo de L'Osservatore Romano

Alessandra Comazzi, giornalista piemontese, racconta in modo profondo e coinvolgente la sua malattia e l’esperienza fatta tra le mura del nostro Presidio.

Ecco qualche breve stralcio dell’articolo:

 

"Rosso 32. Era il mio codice identificativo al San Camillo, il presidio sanitario che a Torino è specializzato in riabilitazione. I reparti dell’ospedale hanno il nome dei colori, Verde, Giallo, Lilla, Azzurro e, appunto, Rosso. Il 32 era il numero del mio letto. Un modo, forse, per colorare la vita dei pazienti affetti da menomazioni e disabilità, molti dei quali con validi motivi per vedere la vita in nero fosco, al massimo grigio. Potrebbe sembrare un modo puerile per affrontare la sofferenza, ma i padri Camilliani sanno quello che fanno.”

 

Infine aggiunge un ringraziamento molto speciale:

"La mia è una semplice testimonianza, non ho competenze tecniche o scientifiche. In questo percorso che non è solo riabilitativo, ma è anche di fede e ringraziamento, vorrei restituire a tutte le donne e gli uomini che mi sono stati e mi sono vicini, qualcosa di quello che mi è stato donato. Il dono di medici, infermieri, operatori sociosanitari, fisioterapisti, terapisti occupazionali, logopedisti, psicologi, è stata una continua ricerca di senso, oltre che di professionalità”

 

Leggi l’articolo per intero su La Stampa

08 ottobre 2024
Lo stress e i suoi effetti sul nostro corpo

Lo stress cronico indebolisce il sistema immunitario e può causare patologie: un rischio da non sottovalutare.

02 ottobre 2024
Vertigine parossistica posizionale benigna: la più comune causa di vertigini

Disturbo vestibolare causato dal distacco degli otoliti nel labirinto. Analizziamo i meccanismi fisiopatologici che conducono a crisi brevi e intense a seguito di semplici movimenti del capo.

30 settembre 2024
Guidare di nuovo: una delle sfide del post-ictus

Il Presidio San Camillo e Stellantis insieme per il progetto Guida Sicura: un percorso multidisciplinare per il ritorno al volante.