Portale della Fondazione Opera San Camillo - “Autismo, uno sguardo al futuro”: sabato 6 ottobre giornata di studi al Castello di Santa Severina (Crotone) - “Autismo, uno sguardo al futuro”: sabato 6 ottobre giornata di studi al Castello di Santa Severina (Crotone) - Torino
“Autismo, uno sguardo al futuro”: sabato 6 ottobre giornata di studi al Castello di Santa Severina (Crotone)
“Autismo, uno sguardo al futuro”: è questo il titolo della giornata di studi che si terrà sabato 6 ottobre al Castello di Santa Severina (Crotone). Per la medicina attuale, non esiste una cura per l’autismo, ma sono fondamentali alcune metodiche comportamentali e l’impegno di tutti i soggetti della società civile a contatto con i soggetti colpiti dalla sindrome per rendere migliore la loro vita e quella dei loro familiari.
Nel convegno si parlerà di cosa è cambiato nel riconoscimento e nella diagnosi dell’autismo e della presa in carico condivisa tra servizi, famiglia e scuola. Tre saranno poi gli approfondimenti curati dal Presidio Sanitario San Camillo di Torino, che dal 2003 si occupa di autismo: ormai un centro di eccellenza che mette a disposizione le sue conoscenze e il suo know how anche al di fuori delle proprie strutture. “Il lavoro con i genitori: i nostri parent training” sarà il tema trattato dal dottor Federico Villare e dalla dottoressa Patrizia Gindri; “Strategia per l’inclusione e didattica applicata” avrà come relatori la dottoressa Arianna Porzi e la dottoressa Donatella Verrastro; infine “Gioco non solo per Gioco nella pratica clinica” sarà l’argomento della dottoressa Erika Belcastro e dal dottor Valerio Trione.
A questo proposito, ad aprile, il Presidio ha presentato proprio il manuale che dà anche il titolo all’approfondimento di sabato 6 ottobre: “Giochi non solo per gioco” è infatti la pubblicazione curata dal San Camillo nella quale sono descritte attività che aiutano a instaurare un contatto e una comunicazione con i bambini autistici, sviluppandone funzioni motorie e cognitive specifiche. È il frutto del lavoro di quindici anni portato avanti dall’équipe del Presidio. Un lavoro che ha sempre avuto al centro non solo il bambino o l’adolescente, ma la famiglia intera, nel solco di “Più cuore in quelle mani”, il motto identificativo della missione del San Camillo.
L’autismo è un disturbo del neurosviluppo che coinvolge principalmente tre aree: linguaggio e comunicazione, interazione sociale e interessi ristretti e stereotipati. L’ultimo rapporto Istat sull’integrazione degli alunni con disabilità nelle scuole primarie e secondarie di primo grado stima gli alunni con disabilità pari al 3,1% degli alunni (86.985 nella scuola primaria e 66.863 nella scuola secondaria di I grado). Di questi il 41,9% nella scuola primaria e il 49,8% nella secondaria di I grado hanno una disabilità intellettiva mentre il 26% e il 21,4% ha disturbi dello sviluppo e del linguaggio.
Qual è il modo migliore per accompagnare i bambini che possiedono questo genere di disturbo? La dottoressa Lorenzi elenca alcuni consigli.
In questa occasione il Presidio San Camillo ricorda il suo impegno nella cura del linfedema con percorsi riabilitativi dedicati.
Le moderne tecniche oncologiche e chirurgiche aiutano a ridurre il rischio di linfedema secondario. Fondamentale, però, un monitoraggio costante dell’arto coinvolto.