Portale della Fondazione Opera San Camillo - Bilancio Sociale sui dati 2020: i racconti emozionanti, i ringraziamenti e lo sguardo verso una nuova assistenza - Torino
Monitoraggio cadute
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Salute (OMS) “le cadute e i danni ad esse correlati sono una problematica prioritaria per i sistemi sanitari e sociali in Europa e nel mondo, soprattutto tenendo conto del rapido accrescersi dell’aspettativa di vita”; con l’avanzare dell’età, infatti, aumenta il rischio di caduta e i conseguenti danni. Le cadute provocano un aumento della disabilità, dell’ospedalizzazione e dei decessi.
L’evento “cadute” viene considerato dall’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) uno degli indicatori di sicurezza da monitorare all’interno del progetto di costruzione di un sistema di indicatori uniformi tra i paesi membri.
Il rischio di cadute in pazienti ricoverati in strutture ospedaliere di tipo riabilitativo per pazienti post acuti è particolarmente elevato: si va da valori superiori al 40% per la riabilitazione post-stroke a valori stimati intorno al 30% per la riabilitazione geriatrica generale.
IL PERCORSO
Consapevole dell’importanza di questo fenomeno, il Presidio ha intrapreso da anni un percorso di Risk Management finalizzato all’acquisizione di strategie di prevenzione che, partendo dall’analisi statisti co-epidemiologica del problema a livello locale, ha portato alla creazione di un protocollo ispirato alla più recente letteratura internazionale i cui cardini essenziali sono rappresentati da: analisi sistematica del numero e delle caratteristiche di tutte le cadute, adozione di una scala di valutazione del rischio del singolo paziente, formazione del personale, addestramento del paziente e del caregiver.
Da tempo, inoltre, il Presidio si è dotato di un importante strumento informatico per la gestione del rischio clinico: TaleteWeb.
TaleteWeb è un portfolio di applicazioni integrate per la gestione della governance clinica, dei percorsi diagnostico-terapeutici e delle attività core di strutture sanitarie e socio-sanitarie.
La gestione degli accessi è flessibile e personalizzabile. La gestione della comunicazione interna ed esterna avviene attraverso un efficace sistema di alert, notifiche e mail.
I dipendenti del Presidio hanno accesso a due settori del software:
1) area rischio clinico
2) area documenti
Nella prima possono utilizzare schede per la segnalazione di near miss, eventi avversi, eventi sentinella, cadute accidentali e infezioni ospedaliere. Il sistema permette l’accesso sia con credenziali personali che in forma anonima. Nell’area documenti di TaleteWeb tutto il personale può trovare regolamenti interni, protocolli, PDTA, raccomandazioni sia specifiche per il Presidio di Torino sia comuni a tutta la Fondazione Opera San Camillo.
UNA RIFLESSIONE NECESSARIA
Per quanto riguarda l’uso di strumenti di stratificazione del rischio di cadute all’interno della popolazione di pazienti ricoverati, l’esperienza internazionale mette in guardia dal considerare le scale di valutazione specifiche come sicuramente efficaci nel discriminare tra pazienti ad alto e basso rischio e sottolinea l’importanza di effettuare sempre una valutazione personalizzata che tenga conto soprattutto di alcuni fattori che in tutti gli studi hanno caratterizzato i pazienti più propensi a cadere: pregresse cadute, alterazioni neurologiche (come l’eminegligenza spaziale unilaterale, l’afasia, la presenza di stato confusionale), la polifarmacoterapia, l’ipotensione ortostatica.
Pur essendo pertanto indispensabili il ruolo e la formazione del personale per la creazione di una cultura della sicurezza, si è pensato fosse un importante rinforzo preventivo l’utilizzo di uno strumento validato che permettesse anche di tracciare la valutazione del rischio in tale ambito.
LA NOVITÀ
Nel 2019 si è pertanto costituito un team multiprofessionale: infermiere, terapista occupazionale e medico che dopo una revisione della letteratura, ha scelto di utilizzare una scala di valutazione del rischio di caduta accidentale creata e sperimentata proprio in ambito riabilitativo: la Hendrik II Fall Risk Model, e di creare una check list di interventi preventivi da adottare in base al grado di rischio emerso.
Questa parte rappresenta un valore aggiunto sia nell’ottica della prevenzione che nel rafforzamento del confronto all’interno dell’equipe di lavoro sulla scelta degli interventi da applicare a quella specifica persona assistita. Al fine di valutare la fruibilità e l’efficacia della scheda, si è proceduto ad una sperimentazione in un’area di degenza del Presidio previa una formazione del personale medico e infermieristico; che dopo due mesi è stata estesa in tutte le aree di degenza.
Gli obiettivi di questo strumento sono quelli di garantire il maggior grado di sicurezza possibile del paziente, prevenire gli eventi avversi, individuare pazienti e comportamenti maggiormente a rischio ed effettuare interventi preventivi mirati.
Parallelamente alla scelta di una scala di valutazione del rischio cadute, sono stati creati altri due strumenti: un poster che evidenzia le situazioni più a rischio per la persona sia in un setting ospedaliero (reparto, palestra ecc.) che domiciliare ed un opuscolo informativo che aiuta la persona ricoverata a mettere in atto tutte le misure preventive e fornisce preziose indicazioni sulla ripresa delle attività e gli adattamenti ambientali necessari al rientro a domicilio.
In aggiunta, è già stato autorizzato l’inserimento del valore di rischio che emerge dalla scheda, all’interno della sezione relativa alle segnalazioni di caduta accidentale nel sistema “TaleteWeb” citato in precedenza.
LO SGUARDO AL FUTURO
Naturalmente uno degli interventi più utili per la prevenzione è rappresentato dalla sorveglianza sia diretta che tecnologica. Prima dell’emergenza sanitaria che ha costretto tutti i sistemi sanitari a rinviare nuovi progetti, era iniziata nel Presidio una valutazione preliminare per l’acquisto di sistemi di allarme ambientale (da applicare a letti, carrozzine o nella camera di degenza) che si sono dimostrati di estrema utilità. Il progetto riprenderà al più presto appena il superamento dell’attuale crisi sanitaria lo permetterà!
Il rischio clinico è la probabilità che un paziente sia vittima di un evento avverso, cioè subisca un danno o un disagio..
Come prevenire le cadute in un ambito ospedaliero riabilitativo per post acuti con alta disabilità.
Nell’ottica del lavoro di squadra, il Servizio di logopedia del Presidio ha collaborato con Markas s.r.l., l’azienda cui è affidata la ristorazione..
Guarda il video di presentazione e scopri come ci prendiamo cura della Salute e della Sicurezza dei nostri Pazienti
Bilancio Sociale sui dati 2020: i racconti emozionanti, i ringraziamenti e lo sguardo verso una nuova assistenza
Venerdì abbiamo parlato di cura, quella per i pazienti, per i più fragili, ma anche della cura per la struttura, per il lavoro, per le persone, sottolineando come, anche trovando nuovi espedienti, l’assistenza, la cura non si siano mai fermate. Lo abbiamo raccontato proprio attraverso le storie più emozionanti, le testimonianze di resistenza, di coraggio e di unione, perché, come ha concluso Padre Virginio Bebber, Amministratore Delegato di Fondazione Opera San Camillo, “solo uniti possiamo guardare a nuovi modelli di assistenza”.
Nella presentazione del Bilancio Sociale sui dati 2020, giunta ormai alla sua decima edizione, sono state esplorate le matrici di materialità, nonché i capisaldi del documento finale del Bilancio Sociale:
- Salute e sicurezza del paziente,
- Progetti,
- Covid-19,
- Formazione e Università,
- Quadro economico, finanziario e organizzativo.
Di grande importanza gli interventi delle istituzioni che hanno dato il loro contributo prezioso indicando il Presidio come una presenza importante nel mondo camilliano, d’avanguardia nel campo della riabilitazione e dell’autismo. Sono intervenuti il Direttore Sanitario dott. Francesco Arnoletti, il dott. Francesco Tresso, Servizi demografici e statistici e protezione civile, il dott. Carlo Picco, Direttore Generale ASL Città di Torino, Ivan Raimondi, in rappresentanza della Diocesi di Torino, il prof. Marco Minetto, Direttore Scuola di Specialità di Riabilitazione, con i saluti ricevuti del prof. Giuseppe Massazza, Responsabile Dipartimento Ortopedia e Riabilitazione di Città della Salute.
“Come spesso accade, è nei momenti più bui che si trovano le risorse per proseguire ed addirittura per migliorare i risultati già eccellenti che si è riusciti a conseguire”: le parole del dott. Luigi Genesio Icardi, Assessore alla Sanità Regione Piemonte.
Si è parlato anche di futuro e di ricerca grazie alla presenza di A.L.B.A. Robot, piattaforma che integra la guida autonoma ed assistita a veicoli personali quali carrozzine per la mobilità dei pazienti in ospedale, progetto rivoluzionario e unico al mondo a cui il San Camillo collabora da due anni.
Gli interventi sono stati presentati dal dott. Paolo Bruni che ha moderato tutta la serata, caratterizzata anche da momenti di grade emozione, come la presentazione del video report, registrato durante la seconda ondata di Covid-19 e curato dal servizio infermieristico, insieme a momenti di ringraziamento per il supporto ricevuto, da enti e dalla comunità tutta, il quale ha consentito di continuare l’attività del Presidio in sicurezza. Preziosa inoltre la presenza di una mamma che ha riportato la propria testimonianza, parlando della difficoltà che la pandemia ha comportato nella gestione di un bimbo affetto da disturbo dello spettro autistico durante il lockdown.
Insieme ai racconti dell'impegno di tutti coloro i quali nel 2020 hanno cercato e sperimentato nuove strade, contro la distanza, per continuare a garantire cure e assistenza ai più fragili.