Disturbi dello Spettro Autistico

san camillo torino disturbi dello spettro autistico

CENTRO DI RIABILITAZIONE DEI DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO
Nel 2003, anno di nascita del DH VEGA, si comincia a lavorare secondo l’approccio del Programma TEACCH, modello di intervento riabilitativo di origine statunitense e di ispirazione cognitivo-comportamentale, internazionalmente riconosciuto.
La scelta di utilizzare questo modello di intervento è stata determinata dall’esigenza di introdurre nell’area torinese tali strumenti, inclusi nelle buone prassi in materia di trattamento riabilitativo di DSA a livello internazionale e recepiti dalle linee guida della SINPIA. Inoltre la strutturazione di tempi e spazi di trattamento prevista in questo metodo di lavoro risultava particolarmente efficace sia nell’approccio alle difficoltà peculiari dei ragazzi inseriti, sia nella organizzazione di un servizio di riabilitazione con caratteristiche di multidisciplinarietà.
Attualmente, grazie alla continua formazione dell’equipe multidisciplinare, si utilizzano anche altre metodologie di intervento, sempre comunque comprese nell’ambito dell’educazione strutturata, con approccio cognitivo o analitico-comportamentale e comprese nelle Linee Guida Regionali aggiornate nel dicembre 2016.

La nostra équipe multidisciplinare

  • due educatori professionali (di cui uno con incarico di coordinamento)
  • una psicologa
  • una infermiera in organico al Day Hospital
  • un medico fisiatra
  • una neuropsichiatra infantile
  • una logopedista
  • una neuropsicologa
  • una neuropsicomotricista

Sono presenti in maniera continuativa figure di tirocinanti dai corsi di laurea in Scienze dell’educazione, Psicologia, Interfacoltà in Educazione professionale, Logopedia, secondo convenzione di formazione stipulata con le facoltà di riferimento.

Di cosa ci occupiamo
Il DH VEGA prende in carico soggetti con Disturbi dello Spettro Autistico e si occupa di effettuare valutazioni funzionali, trattamenti multidisciplinari e Parent Training.

Modalità di accesso e inserimento

  • i pazienti vengono indirizzati dal servizio di NPI territoriale.
  • al ricovero si fa precedere un colloquio del medico responsabile con i genitori e/o l’interessato, nel corso del quale vengono rilevate (tramite intervista strutturata) informazioni utili al primo incontro di valutazione e forniti dettagli tecnico-organizzativi ai familiari. Inoltre viene raccolta l’anamnesi completata dagli accertamenti diagnostici già effettuati dal paziente

  • si procede alla somministrazione del test funzionale più adeguato all’età ed al livello evolutivo del paziente (PEP3, TTAP, EFI, altro). La testatura avviene ordinariamente nel corso di due mattinate a cura di un educatore professionale o di una psicologa del Servizio, in presenza del medico responsabile che assiste con i genitori alla valutazione in circuito chiuso

  • a seguire si somministra ai genitori o a eventuali caregiver l’intervista Vineland II, per la valutazione delle capacità adattive

  • dal bilancio derivato dagli appuntamenti sopra citati, completato con ulteriori eventuali valutazioni logopediche, neuropsicomotorie, neuropsicologiche, deriva il progetto riabilitativo individualizzato da cui scaturiscono i programmi per il trattamento

  • si procede alla restituzione del bilancio di valutazione ai familiari con condivisione diretta/indiretta con i sanitari invianti e le figure educative coinvolte nella gestione del paziente

 

PRESTAZIONI

Valutazione funzionale
I test utilizzati sono validati scientificamente e seguono le Linee Guida nazionali in materia di Disturbi dello Spettro Autistico. A seconda del profilo, dell’età e delle necessità del paziente si decide quali valutazioni adottare (psicoeducativa, neuropsicologica, logopedica, neuropsicomotoria).

Presa in carico indiretta
Si procede alla valutazione del paziente, cui segue un confronto tra gli operatori del Servizio e il personale scolastico e/o delle realtà educative domiciliari, diurne o residenziali coinvolte. Da tale confronto deriva il progetto di intervento, che viene poi curato dal personale dei servizi citati con la consulenza dei nostri operatori, sia in sede sia presso le strutture ospitanti. Questa modalità è seguita in genere per pazienti adulti già inseriti in strutture educative.

Presa in carico diretta
Dopo la valutazione viene steso un progetto di trattamento incentrato sugli obiettivi funzionali identificati nel bilancio di valutazione. Nel corso del trattamento si effettuano momenti di verifica con le famiglie e/o con gli operatori di riferimento, al fine di generalizzare al più presto le competenze acquisite. Sono previsti counseling prima e durante la prima fase di inserimento in eventuali strutture scolastiche ed educative coinvolte nel percorso di vita del paziente dopo la riabilitazione e incontri di Parent Training con i genitori del paziente.

  • Trattamento riabilitativo in singolo
    Proposto in genere a un paziente con bilancio comportamentale/attentivo più compromesso, per tempi limitati e numero di sedute ridotto, finalizzato alla realizzazione dei prerequisiti necessari all’inserimento nei gruppi oppure, alla dimissione, al passaggio delle consegne del lavoro individuale a operatori esterni.

  • Trattamento riabilitativo in gruppo
    Ogni gruppo è costituito da tre/sei pazienti il più possibile omogenei per quadro funzionale ed età cronologica e di sviluppo. In ogni caso è prevista una rivalutazione a fine percorso con l’utilizzo degli stessi strumenti della valutazione iniziale.

Parent Training e counseling
Durante la presa in carico sono previsti incontri con i genitori dei pazienti, al fine di spiegare il lavoro in corso con i figli e per favorire l’utilizzo di strumenti e strategie efficaci in ambito domestico. Al fine di ottenere la massima generalizzazione di tutto ciò che possa essere efficace, si programmano incontri con tutti gli operatori che si occupano degli utenti negli altri contesti (insegnanti, educatori, affidatari, altro).


AREE DI INTERVENTO
Disturbi dello Spettro Autistico

Prenota online le prestazioni per i Disturbi dello Spettro autistico
Clicca sul pulsante e prenota ora, ti ricontatteremo al più presto.
angle-left 18 febbraio, la Giornata Internazionale della sindrome di Asperger

18 febbraio, la Giornata Internazionale della sindrome di Asperger

2023-02-18
18 febbraio, la Giornata Internazionale della sindrome di Asperger

Che cos’è la Sindrome di Asperger?

 

Al giorno d'oggi riconosciamo soprattutto un disturbo di spettro autistico di primo, di secondo e di terzo livello, abbiamo quindi tre livelli di gravità.

Nel primo livello di gravità, quello più lieve, rientrano i casi definiti un tempo ragazzi Asperger o con sindrome di Asperger, ovvero ad alto funzionamento

Sono bambini spesso già verbalizzati, che hanno già delle buone competenze cognitive, ma hanno delle difficoltà sensoriali, della reciprocità, dell'interazione con gli altri. Hanno poi degli interessi di fissazione che sono difficili da orientare soprattutto quando ci si trova in un ambiente sociale allargato.

C’è, poi, un livello due, ovvero un livello intermedio di gravità e infine c’è un livello tre che è quello più intenso. Ad ogni grado ci sono poi delle sintomatologie associate che riguardano l'alimentazione, il sonno, la sensorialità, la reattività. 

Dunque è necessario dipingere un quadro il più possibile sfaccettato di tutta una serie di componenti di funzionamento che ci permettono dire se siamo all'interno di questo ambito diagnostico partendo ovviamente dalla medicina basata sull'evidenza e sulle linee guida che disponiamo a livello nazionale e quindi anche internazionale, quindi anche regionale.

Più l’età è precoce, più abbiamo una diagnosi che può variare nel tempo in base all’età evolutiva, considerata dagli zero fino ai 18 anni, che sono periodi in cui lo sviluppo del bambino cambia la conformazione cerebrale e le interazioni tra le aree cerebrali si modificano; ci sono quindi delle traiettorie evolutive che sono dettate dalle risorse interne del bambino stesso, dagli stimoli terapeutici che lui riceve, da quella che è la generalizzazione di certe strategie e dal lavoro che si fa insieme a livello abilitativo riabilitativo congiunto.

 

Dott. Giovanni Geninatti Neni
Neuoropsichiatra infantile