San Camillo: identità e governance

Il Presidio Sanitario San Camillo fa parte della rete del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) della Regione Piemonte e svolge attività ospedaliera specializzata in Riabilitazione Intensiva di secondo livello. Immersa in un ampio parco, la struttura ospita reparti di Degenza ordinaria, Day Hospital, Ambulatori di riabilitazione e Radiologia; è sede di attività didattiche e di tirocinio universitario per diverse professioni sanitarie, e Centro di Ricerca clinica per l’osteoporosi, le malattie metaboliche dell’osso e la Neuropsicologia.

 

Aspetti storici
 

La presenza dei Camilliani sulla collina torinese inizia nel 1905, anno in cui venne acquistata "Villa Lellia", inizialmente destinata alla Casa di formazione religiosa fino alla fine della seconda guerra mondiale, accogliendo di volta in volta chierici, novizi e postulanti. Nel 1949, la struttura evolve per rispondere ai bisogni sanitari dell’epoca: viene autorizzata l’apertura di un sanatorio per far fronte all’elevata diffusione della tubercolosi. Con il declino della malattia, nel 1969 “Villa Lellia” viene trasformata nella prima Casa di Cura convenzionata, dotata di divisioni di medicina generale e riabilitazione. Nel 1977 diventa un centro monospecialistico dedicato alla medicina riabilitativa, con una dotazione di 100 posti letto.

Dal 1990, dopo il riconoscimento come Presidio Sanitario, la struttura entra ufficialmente nella rete degli Ospedali regionali, acquisendo piena equiparazione pur mantenendo la propria autonomia giuridica e amministrativa.

Il Presidio Sanitario San Camillo oggi è un’Istituzione sanitaria senza fini di lucro che, in virtù del riconoscimento normativo a Presidio sanitario dell’ASL, ex art. 43, comma 2 della legge 833/1978, è equiparato a un Ospedale pubblico, di cui all’art. 4, comma 12 del D.Lgs. 502/1992, e inserito nella rete ospedaliera regionale (L.R. 37/1990, confermata dalla L.R. 61/1997-Piano sanitario regionale), con proprio Regolamento interno e ordinamento dei servizi approvato dal Ministero della Sanità con D.D. del 3 maggio 1999, successivamente modificato e approvato dal Ministero della Salute con D.D. del 29 luglio 2005. 

Il Presidio Sanitario San Camillo dal 2013 è di proprietà della Provincia Nord Italiana dell'Ordine dei Ministri degli Infermi-Camilliani, Fondazione deputata dalla Provincia religiosa alla gestione delle opere sociosanitarie dell’Ordine e ne adotta il Modello Organizzativo ex D.Lgs. 231/2001 e il Codice Etico Comportamentale.

 

Contesto di riferimento
 

Il Presidio è inserito nel territorio cittadino e ha strette relazioni con i principali ospedali del territorio.

Dal 18 dicembre 2012 in esito alla D.G.R. n. 30 – 5084 la struttura sanitaria risulta autorizzata e accreditata con questo disegno organizzativo:

a) una Struttura complessa di Recupero e Rieducazione Funzionale (RRF) di 2° livello dotata di:

  • 100 posti letto di ricovero ordinario
  • 20 posti letto di ricovero diurno (Day Hospital) che comprendono anche posti dedicati a una attività riabilitativa specializzata per soggetti con disturbi pervasivi dello sviluppo

b) una Struttura complessa di Diagnostica per immagini - Radiodiagnostica (RX, ecografia, eco doppler e densitometria ossea), che eroga prestazioni per pazienti ricoverati ed esterni

c) un servizio di Laboratorio Analisi convenzionato con il Presidio Sanitario Gradenigo, che eroga prestazioni per pazienti ricoverati al San Camillo a seguito del nullaosta alla suddetta collaborazione ottenuto dalla Regione Piemonte in data 2 novembre 2011

d) una Struttura semplice di Poliambulatorio ospedaliero, che eroga visite e trattamenti di RRF cod. 56, visite neurologiche cod. 32 e prestazioni radiologiche cod. 69

Il Presidio, con la sua dotazione di posti letto, risponde con efficacia alle richieste di ricovero provenienti dalle grandi Aziende sanitarie ospedaliere delle città.
 

All’attività sopra descritta sia in regime di ricovero che ambulatoriale, dobbiamo ricordare l’importante volume di prestazioni che vengono effettuate attraverso il Day Hospital come risposta al problema dell’autismo, che trova nel San Camillo una delle realtà più significative della Sanità piemontese. In questo ambito, stretto è il collegamento per questa patologia con le ASL e con la Clinica di Neuropsichiatria Infantile dell’Ospedale Regina Margherita.