Portale della Fondazione Opera San Camillo - Il Presidio Sanitario San Camillo presenta il suo undicesimo Bilancio Sociale di Sostenibilità - Torino
La distribuzione del valore economico
Anche la distribuzione del valore aggiunto (che rappresenta un significativo ordine di grandezza del beneficio sociale che il Presidio San Camillo concorre a far percepire ai suoi stakeholder e al territorio) è stata influenzata dalle conseguenze della diffusione del COVID-19: l’impegno messo in campo dalla Struttura per “resistere” alle conseguenze della fase pandemica è rappresentato dal valore aggiunto distribuito come segue
- alle risorse umane (oltre 7,7 milioni di Euro, per un valore sovrapponibile a quello del 2019, anche per effetto del rinnovo del CCNL);
- ai fornitori di beni e servizi (quasi 2,5 milioni di Euro, incrementato di oltre il 14% rispetto al 2019, anche per effetto dei maggiori costi di approvvigionamento e di utilizzo dei Dispositivi di Protezione Individuale);
- alla Pubblica Amministrazione (circa 0,2 milioni di Euro, importo pari a quello del 2019).
Per un valore economico distribuito complessivo di oltre 10,4 milioni di Euro, in aumento di circa il 3% rispetto al medesimo valore registrato nel 2019.


Il Presidio ha avuto la possibilità di distribuire agli stakeholder un valore economico superiore a quello generato senza mettere a rischio la propria sopravvivenza anche grazie ai valori economici trattenuti negli anni precedenti a garanzia della continuità aziendale.

In conclusione è anche opportuno ricordare che, a seguito della Pandemia, sono state emanate una serie di norme nazionali in relazione ai maggiori costi sostenuti dalle strutture private per la gestione dell’emergenza e per il supporto ai diversi livelli di attività realizzati rispetto a quelli programmati, norme contenute in particolare nel DL “Cura Italia”, nel DL “Rilancio” e nel D.L. “Ristori”.
A queste previsioni normative generiche non sono seguite ad oggi, per il settore sanitario, norme applicative o tariffazioni specifiche e conseguentemente non vi sono elementi per una quantificazione attendibile di tali disposizioni che possano essere inseriti nel presente rendiconto.
Il Rendiconto della Struttura fornisce una rappresentazione veritiera e corretta del risultato economico..
Mai come quest’anno i valori economici raccontano “storie”..
Il Global Reporting Initiative è il questionario relativo ai temi della sostenibilità economica, ambientale e sociale del San Camillo..
Grazie al Bilancio Sociale il San Camillo di Torino racconta l'attività clinica, i risultati di produzione, di organizzazione, di qualità e di ricerca della struttura. Un impegno che prosegue ormai dal 2011 con il consueto appuntamento di presentazione che si terrà, quest'anno, il 26 novembre presso la struttura.
Il Presidio Sanitario San Camillo presenta il suo undicesimo Bilancio Sociale di Sostenibilità
L'evento oggi 7 novembre 2023: in sede e in diretta Facebook.
Un’iniziativa che fotografa un'istituzione ospedaliera in crescita e orientata al futuro, da un punto di vista tecnologico e delle metodologie operative abbracciate.
Tra i punti di forza:
- continua formazione del personale con più di 60 corsi ECM
- innovazione della medicina riabilitativa con numerose tesi di laurea seguite
- interventi strutturali messi in opera e in programma (fra cui un imponente impianto fotovoltaico)
«Il Bilancio Sociale di Sostenibilità è un lavoro impegnativo, mirato ad individuare ciò che di positivo è stato fatto, ma anche gli impatti negativi, per porne fine o mitigarli, guidando revisioni o verifiche periodiche dei risultati conseguiti. Vogliamo costruire un ospedale, un'azienda, sempre più sostenibile, innanzitutto per una motivazione etica, ma anche per avere un vantaggio competitivo costruendo con i nostri stakeholder (pazienti, medici, personale sanitario, istituzioni) una relazione basata sulla trasparenza, la professionalità e la fiducia reciproca. Ma l’elemento più importante è sempre il feedback dei pazienti, che si dichiarano soddisfatti o molto soddisfatti del servizio ricevuto.»
Dott. Marco Salza, direttore generale del San Camillo