Portale della Fondazione Opera San Camillo - Quali sono i sintomi dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento? Come si affrontano? - Torino
La disfagia
Dottoressa Virginia Lorenzi, logopedista
Le cause e sintomi della difficoltà a deglutire
La disfagia è una difficoltà che si presenta al momento della deglutizione, sia del cibo sia della saliva. Le patologie che possono causare la disfagia sono varie e il disturbo può interessare tutte le fasce di età.
Nel bambino i disturbi di deglutizione si presentano spesso legati a disabilità importanti quali paralisi cerebrale, malattie genetiche, Sindrome di Down e disordini neuro-muscolari.
Nell’adulto e nell’anziano la disfagia è causata da patologie neurologiche (ictus, esiti di trauma cranico o stati di coma, malattia di Parkinson, sclerosi multipla, sclerosi laterale amiotrofica, demenze, encefalopatie, altro) o muscolari (miastenia, distrofia miotonica, altro) e può essere causata anche da esiti di tumori che interessano il distretto capo-collo o da effetti collaterali di chemio o radioterapie. Nell’anziano il fisiologico invecchiamento può essere causa di disfagia, in associazione a molteplici eventi patologici concomitanti.
Tra le principali conseguenze della disfagia ci sono la malnutrizione e la disidratazione e il rischio di aspirazione tracheo-bronchiale (il cibo o il liquido entrano nelle vie aeree), con conseguenti polmoniti ab ingestis e patologie polmonari croniche, che possono in alcuni casi portare anche alla morte.
La disfagia si può manifestare con la comparsa di tosse durante o dopo la deglutizione di un boccone, con la manifestazione di voce velata o gorgogliante dopo la deglutizione, con la fuoriuscita di liquidi o di cibo dal naso, con senso di fastidio o dolore associato alla deglutizione, con la sensazione che parte del cibo resti in gola e con l’aumento della salivazione e la permanenza di secrezioni o parti di cibo nella bocca dopo l’atto deglutitorio. Anche l’allungamento del tempo dedicato al pasto e la perdita di peso, senza causa apparente possono essere indici di disfagia.
I disturbi della deglutizione negli adulti, anche detti disfagia, consistono in una difficoltà nel transito dalla bocca verso lo stomaco di alimenti liquidi o saliva.
Le principali cause dei disturbi della deglutizione possono essere:
- di tipo meccanico, come ad esempio il reflusso gastroesofageo
- di tipo neuromuscolare, come nel caso di patologie neuromuscolari o neurodegenerative, di ictus cerebrali o demenze
- di tipo strutturale del distretto testa-collo in seguito a traumi, per alcuni tipi di tumori o come conseguenza di radioterapia
I disturbi della deglutizione possono portare a gravi rischi di varia natura. Ad esempio il soffocamento per ostruzione, oppure il passaggio di cibi o liquidi nelle vie aeree: tali problemi possono causare una polmonite ab ingestis. Per questo è fondamentale intervenire precocemente con un trattamento mirato.
I principali sintomi dei disturbi della deglutizione possono essere sia di tipo fisico che comportamentale. Ad esempio, i sintomi fisici possono essere la tosse durante o dopo il pasto, la presenza di una sensazione di soffocamento durante o dopo la deglutizione, oppure la voce gorgogliante durante la deglutizione.
Invece i sintomi di tipo comportamentale possono fare riferimento a un cambiamento delle abitudini alimentari del soggetto, ad un’eccessiva lentezza nell’esecuzione del pasto oppure a uno scarso appetito.
La diagnosi della disfagia può venire in seguito a una valutazione clinica effettuata dal terapista, quindi dal logopedista, e attraverso una valutazione strumentale effettuata dal medico.
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Quali sono i sintomi dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento? Come si affrontano?
I segnali predittivi per riconoscere un caso di DSA possono osservarsi già dalla scuola dell'infanzia. Ad esempio con un ritardo nello sviluppo del linguaggio, oppure una difficoltà di coordinazione motoria o di orientamento spazio-temporale.
Possono anche emergere nei primi anni della scuola primaria, ad esempio con difficoltà nell'organizzazione del “lavoro”. I bambini con DSA possono presentare, inoltre, difficoltà trasversali a carico delle funzioni esecutive, come ad esempio concentrazione e mantenimento dell’attenzione o memoria di lavoro.
Con la crescita, quindi, il bambino tende a stabilizzare le sue difficoltà e quindi le difficoltà dell'apprendimento tendono a diminuire, ciò che rimane invece è l'affaticamento.
È possibile curare questi disturbi?
Non è possibile curare un disturbo specifico di apprendimento. È possibile però compensare il disturbo adottando le giuste strategie, i giusti strumenti per aiutare il bambino nelle sue difficoltà.
Dott.ssa Virginia Lorenzi, Logopedista