Portale della Fondazione Opera San Camillo - Come si effettua una diagnosi di incontinenza urinaria? - Torino
Informazioni utili sull'incontinenza urinaria
Prevenzione, diagnosi e cura dell'incontinenza urinaria
I disturbi urinari sono molto più frequenti di quanto si pensi e non sono necessariamente legati all'avanzare dell'età, ma possono comparire anche in soggetti giovani e dopo il parto. Se affrontati precocemente, sono risolvibili o comunque curabili nella maggior parte dei casi.
Il Centro Fisiatrico di Secondo Livello del Presidio San Camillo
Inserito nella rete regionale dei centri per la prevenzione, diagnosi e cura dell’incontinenza, il nostro centro di eccellenza ha come obiettivo la cura con le terapie conservative delle disfunzioni del pavimento pelvico. Tra queste l’incontinenza urinaria rappresenta certamente la condizione più frequente: si stima che ne soffra il 25% delle donne, indipendentemente dall’età, e il 50% della popolazione maschile e femminile nell’età geriatrica. Esiste inoltre l’incontinenza pediatrica, legata a problematiche disfunzionali o a cause neurologiche e malformative.
L’incontinenza urinaria può manifestarsi in occasione di sforzi, tosse e starnuti, accompagnarsi all’urgenza minzionale o avere caratteri misti (da sforzo e da urgenza). Nel maschio l’incontinenza urinaria deriva generalmente da un intervento alla prostata.
Oltre all’incontinenza urinaria fanno parte delle disfunzioni perineali il prolasso, il dolore pelvico cronico nonché l’incontinenza fecale e la stipsi cronica. Le persone che ne soffrono spesso non dispongono di informazioni e strumenti adeguati per comprendere la patologia stessa, combattere i pregiudizi che la circondano, contribuire ad alleviare il serio impatto psicologico della patologia.
Oggi l’incontinenza urinaria o fecale sono curabili, e nel momento in cui si presentano i primi sintomi, il paziente deve rivolgersi al proprio medico di famiglia che rappresenta il primo punto di riferimento a livello territoriale: sarà lui a poter indicare le prime analisi di screening e a indirizzare verso i centri di riferimento.
Come il Presidio San Camillo affronta i problemi di incontinenza urinaria?
Il nostro centro, guidato da due medici fisiatri e da un team di fisioterapisti, integrato da un servizio infermieristico, si occupa della terapia conservativa e riabilitativa delle problematiche disfunzionali del pavimento pelvico. Dalla visita medica specialistica scaturisce il progetto riabilitativo individuale, che viene messo in atto dal terapista dedicato attraverso una serie di processi e procedure quali l’addestramento al training muscolare del pavimento pelvico, coadiuvato eventualmente da strumenti quali l’elettrostimolazione funzionale e il biofeedback, la SANS (stimolazione del nervo tibiale posteriore), la terapia comportamentale o bladder re-training, il counselling e la prescrizione di ausili. Vengono anche prese in carico alcune forme di incontinenza pediatrica.
L’attività si svolge in regime ambulatoriale, mentre le patologie più complesse, anche di origine neurologica, vengono affrontate durante un breve ricovero in Day Hospital.
Gli obiettivi sono costituiti dalla prevenzione primaria, diagnosi e cura riabilitativa delle seguenti patologie:
- incontinenza urinaria femminile di varia eziologia e incontinenza post-parto
- incontinenza urinaria post-chirurgica maschile e femminile
- incontinenza urinaria secondaria a patologie neurologiche congenite e acquisite
- sindromi dolorose pelviche
- alterazioni della statica pelvica femminile
- vescica iperattiva
Ma anche, ovviamente:
- incontinenza fecale
- stipsi cronica
La degenza a ciclo diurno presso il Presidio sanitario San Camillo consiste in un ricovero programmato...
In questa sezione potete richiedere la prenotazione per una prestazione ambulatoriale privata...
Il Presidio Sanitario San Camillo è convenzionato con assicurazioni, fondi e casse integrative per l'erogazione...
Come si effettua una diagnosi di incontinenza urinaria?
Il 28 giugno è la Giornata nazionale per la prevenzione e cura dell'incontinenza. Ma come si riconosce questa problematica?
La diagnosi dell'incontinenza urinaria è prettamente clinica, ovvero con derivazione dall’anamnesi e dall'esame obiettivo.
La descrizione accurata dei sintomi da parte del paziente ci consentirà di capire se l'incontinenza si presenta in occasione di sforzi come tosse, starnuti, cammino, corsa, oppure in situazioni di urgenza, cioè quando vi è uno stimolo minzionale così improvviso da non consentire di arrivare in tempo ad un servizio igienico.
Quali sono gli esami per la diagnosi dell’incontinenza urinaria?
Esistono alcuni strumenti di diagnosi più complessi che devono essere utilizzati per escludere eventuali cause organiche dell'incontinenza urinaria. In una prima fase vengono effettuati gli esami di primo livello:
- ecografia vescicale per valutare che non vi sia un elevato residuo post-minzionale.
- esame delle urine e un’urinocoltura per escludere che vi siano infezioni a carico delle vie urinarie.
Gli esami di secondo livello servono a definire meglio le forme di incontinenza più complesse; ne è un esempio l'esame urodinamico, un’indagine che studia la funzionalità del basso tratto urinario, cioè vescica ed uretra, sia nella fase di riempimento che di svuotamento.