Attività e Storie

Le attività cliniche del Presidio

Nel corso del 2021 il Presidio ha effettuato prestazioni sanitarie in regime di ricovero (ordinario e day hospital) ed in regime ambulatoriale.

Le attività sono state fortemente influenzate dalla prosecuzione della pandemia COVID 19 e dalle conseguenti azioni organizzative poste in essere per il contrasto alla pandemia.

In particolare:

- per le attività di ricovero ordinario hanno influito sia la necessità di tenere a disposizione camere di isolamento per pazienti COVID sia la conversione di posti letto di RRF in posti letto di medicina per pazienti COVID positivi, con conseguente individuazione di un organico dedicato;

- per le attività di day hospital hanno influito l’individuazione di un organico dedicato, la necessità di ottimizzare gli accessi su due turni giornalieri per ridurre gli assembramenti, e permettere le attività di sanificazione;

- per le attività ambulatoriali di recupero e rieducazione funzionale hanno influito la necessità di separazione dei percorsi di accesso e gli organici degli operatori e la sostanziale sospensione delle attività in gruppo;

- per le attività del servizio di radiologia hanno influito la necessità di separazione dei percorsi di accesso e la ottimizzazione della calendarizzazione degli appuntamenti per ridurre al minimo l’utilizzo delle sale di attesa Anche in questo nuovo contesto organizzativo, la struttura ha erogato prestazioni sanitarie di ricovero ed ambulatoriali tali da permettere di saturare il budget assegnato dalla Regione Piemonte e ha ripreso le attività verso i pazienti solventi e convenzionate che si erano state fortemente ridotte nel 2020.

Ricovero Ordinario

Le attività di ricovero ordinario sono state erogate, nel corso del 2021, oltre che a favore di pazienti con necessità riabilitative derivanti da patologie neurologiche ed ortopediche anche a favore di pazienti COVID positivi. Infatti, alla fine del 2020 e fino al 14 febbraio 2021, su richiesta della Regione Piemonte, due aree di degenza di RRF (codice 56) sono state convertite in aree di medicina (cod 26) per accogliere pazienti COVID positivi a bassa media intensità.

Su questi posti letto COVID sono stati ricoverati e dimessi nei primi mesi del 2021 44 pazienti, per complessivi 1.126 giorni di ricovero con una degenza media di 26 giorni. Sui posti letto di recupero e rieducazione funzionale sono state erogate, nel corso del 2021, poco meno di 32.000 giornate di ricovero per pazienti con necessità riabilitative conseguenti a patologie neurologiche (50% circa) e ortopediche (50%). La gran parte dei ricoveri sono stati effettuati con onere a carico dei SSN (96%) ma sono riprese anche le attività a favore di pazienti solventi o convenzionati (4%) che, seppur in aumento rispetto al 2020, non sono ancora tornate ai livelli ante pandemia.

I pazienti ricoverati provengo dall’area regionale (97%) e di questi la metà è residente nella città di Torino. In piccola parte (3%) i pazienti provengono dalle altre regioni italiane e in misura più che residuale dall’estero.

Modalità di dimissione

I principali percorsi post-ricovero prevedono il rientro a domicilio o la prosecuzione delle cure in altre strutture e sono valutati in base ai bisogni e alle risorse della persona e della sua rete famigliare e sociale. Per favorire il rientro a domicilio si propone ai famigliari dei nostri degenti un percorso di sostegno e di formazione sia relativo ai nuovi bisogni della persona sia di supporto per la gestione delle pratiche burocratiche.

Nel caso di persone non autosufficienti che necessitano di interventi di cura e sostegno in integrazione o sostituzione della rete famigliare qualora assente o insufficiente si collabora con i servizi socio- assistenziali / consorzi del Comune di residenza per l’attivazione di progetti socio-assistenziali individualizzati

Day Hospital

Le attività di Day Hospital sono state erogate, in coerenza con gli anni precedenti, per la quasi totalità a favore di pazienti con necessità riabilitative conseguenti a patologie neurologiche. Nel 2021 sono state consuntivate oltre 7.600 giornate di presenza a poco meno di 400 pazienti, con una media di 19 giornate per paziente, in linea sia con le disposizioni regionali sia con la programmazione della struttura. I pazienti provengono per la quasi totalità dalla Regione Piemonte e per il 58% sono residenti nella Città di Torino.

Attività ambulatoriale di recupero e rieducazione funzionale

Le attività ambulatoriali di recupero e rieducazione funzionale nel corso del 2021 hanno confermato il trend avviato nel corso degli ultimi mesi del 2020, con un incremento dei volumi rispetto ai periodi precedenti di circa il 60%. Le visite fisiatriche hanno fatto registrare nel complesso una ripresa rispetto al 2020 con un aumento di circa il 35%, con un incremento rilevante delle visite fisiatriche a tariffa sociale e delle visite effettuate in regime di attività libero professionale intramuraria, sia in struttura sia al domicilio del paziente. Riprendono anche le visite neurologiche che tornano in linea sia con la programmazione della struttura sia con i volumi di attività ante covid. 

Attività del servizio di radiologia diagnostica

Il servizio di Radiologia Diagnostica ha ripreso nel corso del 2021 ad erogare volumi di prestazioni a favore di pazienti (ricoverati e ambulatoriali) sostanzialmente in linea con i volumi dei periodi ante covid. Le prestazioni di densitometria ossea rappresentano il 38% delle prestazioni complessive; seguono le prestazioni di radiologia tradizionale per circa il 35% e le prestazioni di eocografia/ecodoppler per circa il 27%. Le prestazioni erogate con onere a carico del SSN rappresentano il 90 % del numero di prestazioni erogate, il restante 10% delle prestazioni sono effettuate a favore di pazienti solventi o assicurati.

Riabilitazione

PROGETTO A.L.B.A. - ADVANCED LIGHT BODY ASSISTANT

Il concetto di autonomia è molto ampio: autonomia nel soddisfare i propri bisogni, nella cura di sè, nel gestire il proprio corpo e nelle attività che svolgiamo quotidianamente e che ci fanno interagire con l’ambiente che ci circonda. Significa, più semplicemente, sentirsi autonomi di muoversi, viaggiare, spostarsi e gestire il proprio tempo libero. Ad un certo punto può accadere che nella vita di ciascuno possa subentrare un trauma o un evento che in modo imprevisto impedisce alla persona di potersi esprimere liberamente e in autonomia.

Il processo riabilitativo ha come requisiti la globalità dell’individuo nel difficile compito di ripristinare funzionalità fisiche, psichiche e sociali.

L’obiettivo è ricomporre le condizioni per l’autonomia e ciò significa agire simultaneamente sul corpo, sulle valenze emotive e sul contesto. In un processo riabilitativo l’utilizzo di strumenti per l’autonomia è fondamentale, infatti, gli ausili per l’attività della vita quotidiana, i dispositivi per la mobilità, i congegni che consentono di sperimentare nuovamente quella soggettività che la lesione ha minato, hanno una sostanziale importanza. Il processo di adattamento agli strumenti e al loro utilizzo, oltre ad essere sinonimo di una riabilitazione ben condotta consente di restituire alla persona una dimensione sociale, che allontana le complicanze della malattia e riduce le complicanze. Uno di questi strumenti è la carrozzina. Questa è un ausilio fondamentale per garantire al paziente di raggiungere una migliore qualità di vita e poter raggiungere la propria autonomia.

La carrozzina infatti “serve a compensare le disabilità di locomozione sulle brevi distanze delle persone con perdita completa o grave deficit del cammino.” È in questo contesto che il Presidio ha aderito al Bando Regionale di progetto Pitef, per testare il dispositivo ALBA Robot (Advanced Light Body Assistant), una carrozzina all’avanguardia, smart, controllata o da remoto o tramite comando vocale e/o interfaccia touch in grado di assistere i pazienti ed aiutarli a superare le difficoltà di mobilità e di comunicazione cui devono far fronte ogni giorno.

Sensori e telecamere rendono l’esperienza su ALBA Robot sicura e innovativa per gli utenti, ed efficiente e veloce per gli operatori sanitari. Il Presidio Sanitario San Camillo collabora con diversi partners ed importanti istituzioni contribuendo a questo innovativo progetto di mobilità tramite la condivisione di una cultura sanitaria/ riabilitativa altamente specializzata.

Ricerca

Il Comitato Scientifico del Presidio di Torino è stato istituito con lo scopo di promuovere, supportare, supervisionare e guidare l’attività di ricerca che si svolge all’interno del Presidio.

Le scelte e le indicazioni del Comitato Scientifico sono ispirate a criteri di corretta metodologia della ricerca e di fattibilità dei progetti. Il parere favorevole del Comitato Scientifico costituisce il primo step necessario per l’approvazione di un progetto di ricerca. Seguono due altre necessarie autorizzazioni: la prima da parte della Direzione Generale del Presidio, che considera soprattutto gli aspetti di fattibilità-sostenibiità del progetto. La seconda autorizzazione, come per qualunque progetto di ricerca in ambito sanitario, deve essere richiesta al Comitato Etico di competenza (nel nostro caso Comitato Etico Interaziendale), prima dell’avvio della fase di attuazione.

L’iter non varia se il progetto di ricerca è svolto in autonomia all’interno del Presidio o in collaborazione con Enti esterni. È una preoccupazione del Comitato Scientifico, condivisa appieno dalla Direzione Generale del Presidio, quella di non complicare il percorso autorizzativo di ogni progetto, sempre nell’ottica di favorire la ricerca. A questo scopo è stato predisposto un format semplice, essenziale, strutturato come una “check list” disponibile presso la segreteria del Comitato Scientifico per tutti coloro che sono interessati a presentare un progetto. La stessa segreteria è di supporto per l’iter autorizzativo. I membri del Comitato Scientifico sono inoltre a disposizione per un’attività di valutazione – consulenza – supporto preliminare. Il Comitato Scientifico è Diretto dal Prof. Giuseppe Massazza.

Nel Comitato Scientifico sono coinvolte le persone che già svolgono attività di ricerca all’interno del Presidio e che hanno pubblicato numerosi lavori in riviste internazionali “peer-reviewed” indicizzate in Medline e negli altri principali database bibliografici. La produzione scientifica nasce dai quesiti posti dall’attività clinica e riabilitativa quotidiana con lo scopo di migliorarla: i dati prodotti dalla ricerca e inseriti nel contesto della letteratura scientifica mondiale rappresentano la base per la definizione e l’aggiornamento dei protocolli di valutazione e trattamento all’interno del Presidio.

I due settori che hanno maggiormente contribuito all’attività scientifica all’interno del San Camillo sono quello della fragilità scheletrica – malattie metaboliche dell’osso e quello della scienza della mente – neuropsicologia. A titolo di esempio si propongono due lavori ai quali hanno collaborato entrambi i servizi. Nel primo esempio, ci riferiamo ad uno studio pubblicato alcuni anni fa nella prestigiosa rivista Archives of Physical Medicine and Rehabilitation.

Lo studio prendeva in considerazione persone con ictus cerebrale ricoverate per riabilitazione in post-acuzie. In sintesi, la diagnosi di negligenza spaziale unilaterale (una delle possibili manifestazioni cliniche dell’ictus, all’inizio della riabilitazione era un forte e indipendente predittore del recupero di autonomia personale: chi aveva la negligenza spaziale unilaterale recuperava meno in termini di indipendenza nelle più semplici attività di vita quotidiana, come vestirsi, lavarsi, nutrirsi, camminare. Le ricadute pratiche del lavoro riguardano la possibilità sia di formulare una prognosi corretta, sia di concentrare gli sforzi della riabilitazione sul recupero della negligenza spaziale unilaterale, quando presente, per migliorare il recupero. Il secondo esempio riguarda un lavoro recente. Lo studio riguarda persone ricoverate presso il Presidio dopo una frattura prossimale di femore da fragilità.

È noto che il recupero dell’autonomia personale (e la possibilità di rientrare a domicilio al termine della rieducazione) sono condizionati da molti fattori, tra cui un ruolo di primo piano spetta all’integrità cognitiva. Quest’ultima viene in genere valutata con test semplici: poche prove che verificano memoria, orientamento e altre funzioni. In sintesi, il nostro lavoro dimostra che uno dei test di valutazione cognitiva più ampiamente utilizzati nel mondo non è sufficiente: le persone che sono giudicate “integre” cognitivamente con il test più semplice, possono avere deficit meno evidenti ma altrettanto importanti per il recupero dell’autonomia, quando sottoposte ad una valutazione neuropsicologica più articolata.

Anche in questo caso le ricadute pratiche del lavoro riguardano la possibilità sia di formulare precocemente una prognosi corretta, sia di indirizzare correttamente gli sforzi della rieducazione. I risultati degli studi sono integrati della pratica riabilitativa quotidiana per migliorare il recupero delle persone in cura presso di noi e messi a disposizione dei clinici di tutto il mondo attraverso la pubblicazione in riviste internazionali. Dott. Marco Di Monaco

Formazione

Il Presidio Sanitario San Camillo di Torino è inserito nella rete formativa della Scuola di Specializzazione in Medicina Fisica e Riabilitativa dell’Università degli Studi di Torino, che ha ricevuto nel 2021 l’accreditamento del Ministero dell’Università e della Ricerca (protocollo MUR n. 21231 del 19/07/2021) per la formazione specialistica in medicina fisica e riabilitativa. I medici in formazione specialistica frequentano il Presidio San Camillo per tutta la durata della loro formazione quadriennale, trovandovi opportunità di crescita professionale (attraverso lo svolgimento di tirocini professionalizzanti) nei diversi setting riabilitativi (ricovero, day-hospital, ambulatoriale, domiciliare) offerti dal Presidio. Il personale medico del Presidio collabora inoltre con il corpo docente della Scuola di specializzazione per le attività formative di base (attività di didattica frontale).

 

L’ IDENTITÀ DEL PRESIDIO

ll Presidio Sanitario San Camillo è inserito nella rete del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) della Regione Piemonte e svolge attività ospedaliera specializzata in Riabilitazione Intensiva di secondo livello. La Struttura, immersa in un grande parco, ospita reparti di Degenza ordinaria ,...

Impatto Ambientale

Utenze e consumi Il Presidio tiene anche conto del capitale Naturale, ossia quella ricchezza intangibile generata da tutti i processi e le risorse ambientali , rinnovabili e non rinnovabili , che forniscono beni o servizi per il successo passato, presente e futuro di un’organizzazi...

Impatto economico

Valore economico creato Il Rendiconto della Struttura fornisce una rappresentazione veritiera e corretta del risultato economico del Presidio Sanitario San Camillo. Il Bilancio Sociale intende rappresentare le grandezze economiche fornendo una chiave di lettura differente, fondata sul conce...

Impatto Sociale

Il cuore pulsante del Presidio Sanitario San Camillo sono le persone che lo animano, tutte dotate di qualità professionali diverse. Le conoscenze , competenze , capacità ed esperienze delle persone , impiegate a vario titolo nell’attività del Presidio , rappresentano il valore aggiu...