Portale della Fondazione Opera San Camillo - Il Bilancio Sociale del Presidio Sanitario San Camillo presentato in Audizione alla Quarta Commissione del Comune di Torino - Torino
Il servizio di continuità assistenziale
Nel Bilancio sociale 2019 relativo ai dati del 2018 raccontavamo la storia di “L”, paziente colpito da ictus, e dei suoi famigliari tutti coinvolti nel “progetto Caregiver”, che all’epoca era ancora in fase sperimentale con l’obiettivo di realizzare la presa in carico strutturata dei pazienti neurologici e delle loro famiglie.
Il progetto prevedeva un coinvolgimento precoce dei famigliari nel percorso riabilitativo della persona attraverso momenti educativi basati sulle sue nuove necessità assistenziali e un supporto nell’affrontare il cambiamento che si vive in seguito alla nuova condizione di disabilità (adeguamento del domicilio, richiesta ausili, presa in carico da parte del territorio e supporto per assolvere agli aspetti burocratici legati al nuovo contesto di vita).
Questo progetto avrebbe dovuto diventare una realtà ampliata a tutti i reparti di degenza ma purtroppo l’arrivo della pandemia ha imposto una battuta d’arresto.
Passati i mesi di emergenza ci si è però rimessi al lavoro per riprendere le fila del progetto, consapevoli dell’importanza di sostenere le famiglie e i nostri pazienti, trovando il modo di farlo anche in un contesto difficile e complesso come quello che stiamo vivendo.
Nel corso del 2020 un servizio già presente in struttura da diverso tempo e conosciuto come Segretariato Sociale, ha preso una denominazione e strutturazione diversa a cui si è affiancato anche un investimento di risorse umane significativo.
Si è sviluppato quindi il Servizio di Continuità Assistenziale che prevede la presa in carico dei pazienti fragili, oggi prevalentemente con diagnosi neurologica, finalizzata alla realizzazione di progetti post riabilitativi per un rientro al domicilio, quando possibile, o di continuità delle cure presso altre strutture quando le condizioni sociosanitarie lo richiedono.
Il Servizio collabora all’interno dell’Ospedale con tutta l’Equipe riabilitativa per la strutturazione del progetto, e all’esterno, con i servizi territoriali dei Distretti delle ASL e con i Servizi Sociali dei vari comuni. Tutto questo nell’ottica di un’integrazione delle cure e con obiettivi sinergici basati su progetti individuali volti al raggiungimento della maggior autonomia possibile della persona e dei suoi cari, quando presenti.
Nel secondo semestre del 2020 sono stati seguiti con questo modello circa 150 pazienti, di questi il 77% è stato dimesso con un progetto domiciliare e il 23% è stato trasferito in altre strutture per il proseguimento delle cure.
In particolare, per i pazienti che rientrano a domicilio dopo il ricovero, la presa in carico prevede la discussione del caso durante la riunione settimanale dell’equipe riabilitativa dedicata e l’individuazione di una figura di riferimento per il paziente: il caregiver. A questo primo momento segue un colloquio in presenza per comprendere quali siano le risorse e le difficoltà del nucleo famigliare. Successivamente si attua una presa in carico a distanza per l’adeguamento del domicilio, la richiesta di eventuali ausili e l’avvio delle pratiche burocratiche che potranno fornire sostegno nel proseguimento a domicilio.
In ultimo si propone un incontro educativo in presenza volto all’apprendimento delle strategie di supporto e dell’assistenza alla persona con patologia neurologica.
L’obiettivo per il futuro è estendere questo approccio anche ai pazienti con trauma e appena sarà possibile aumentare il numero degli incontri in presenza in modo da favorire una graduale acquisizione di competenze e consapevolezza da parte dei caregiver dei nostri pazienti.
Come tutti ben sappiamo, l’anno 2020 è stato segnato, per gli studenti di ogni ordine e grado,..
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Grazie al Bilancio Sociale il San Camillo di Torino racconta l'attività clinica, i risultati di produzione, di organizzazione, di qualità e di ricerca della struttura. Un impegno che prosegue ormai dal 2011 con il consueto appuntamento di presentazione che si terrà, quest'anno, il 26 novembre presso la struttura.
Il Bilancio Sociale del Presidio Sanitario San Camillo presentato in Audizione alla Quarta Commissione del Comune di Torino
Un appuntamento che sottolinea il dialogo con il Comune di Torino
Il Bilancio Sociale è uno strumento innovativo di valutazione dell’impatto sociale con un’attenta analisi del valore economico creato grazie all’efficace utilizzo di fondi e contributi.
Un documento che mostra con trasparenza l’impegno sostenuto nell'erogazione dei servizi e la loro ricaduta sul territorio con ben 50.000 giornate di degenza e 40.000 prestazioni sanitarie mediamente svolte durante l’anno.
Interventi di:
- Dott. Marco Salza, direttore generale del Presidio Sanitario San Camillo di Torino
- Prof. Christian Rainero, professore del Dipartimento di Management dell'Università di Torino
- Dott. Gianluca Manzo, direttore amministrativo del Presidio Sanitario San Camillo di Torino
- Dott. Davide Barberis, Ordine dei Dottori Commercialisti ed esperti contabili di Torino
Con questo appuntamento, il Presidio Sanitario San Camillo di Torino prosegue il dialogo e il confronto con il Comune per sottolineare il legame con la città e la volontà di una gestione dei contributi regionali nella massima efficienza, e rinnova ancora una volta la solida relazione con l’Università, con cui collabora nelle attività di Ricerca, e l’Ordine dei Dottori Commercialisti ed esperti contabili di Torino.
Da oltre dieci anni, questo strumento consente uno sguardo ampio che va oltre il Capitale Economico-Finanziario e approfondisce Capitale Umano, Organizzativo, Intellettuale, Naturale, Sociale e Relazionale.
Leggi l'articolo uscito sulla rivista CittAgorà del Comune di Torino.