Portale della Fondazione Opera San Camillo - Bilancio Sociale 2018: il racconto emozionante di chi aiuta ogni giorno il San Camillo a crescere - Torino
TU.T.TI. Turin to Tbilisi: missione Georgia, una proposta di formazione in ambito medico riabilitativo
Il progetto TU.T.TI. scaturisce dall’esigenza, condivisa tra il Presidio Sanitario San Camillo di Torino e il Centro di Riabilitazione San Camillo di Tbilisi, di svolgere in maniera sempre più efficace e mirata gli interventi di collaborazione internazionale nelle missioni camilliane. In particolare quelli relativi alla formazione continua e all’aggiornamento dei professionisti sanitari della riabilitazione. Il progetto nasce nel 2017, quando viene condivisa l’intenzione di intensificare i rapporti di collaborazione con la Missione Camilliana in Georgia intorno ai tre principali enti coinvolti: il Presidio Sanitario San Camillo di Torino, il Centro di Riabilitazione San Camillo di Tbilisi e la Comunità Madian Orizzonti Onlus. Nel 2018 sono state raccolte e analizzate le prime informazioni necessarie per verificare la fattibilità del progetto e sono state poste le basi per la formulazione delle modalità operative di intervento. Ad esempio, tra le possibilità ipotizzate, è stato suggerito l’uso di mezzi di comunicazione a distanza a basso costo, in aggiunta agli interventi diretti sul campo, per promuovere un più rapido e cadenzato scambio di informazioni e obiettivi. Infine è stata creata una équipe multidisciplinare dedicata al progetto.
GLI OBIETTIVI
In aggiunta all’obiettivo principale di dimostrare l’efficacia di un modello - basato su metodi evidenced based, per la creazione di percorsi formativi più efficienti ed efficaci da svolgere presso il Centro di Riabilitazione San Camillo di Tbilisi - il progetto TU.T.TI. mira al raggiungimento dei seguenti obiettivi indiretti: creare una continuità nei rapporti con i due centri coinvolti, anche attraverso iniziative di sensibilizzazione; coinvolgere, singolarmente o in gruppo, diverse figure sanitarie, che possano rispondere e confrontarsi nella formulazione di un quesito clinico e nell’approccio migliore al paziente; sostenere corsi formativi teorici e pratici centrati sulle necessità incombenti, rilevate dai clinici georgiani, tramite un cadenzato rapporto di comunicazione; promuovere un nuovo approccio formativo più diretto, finalizzato ed economico, riproponibile anche in altre realtà clinico-ospedaliere interessate a un progetto formativo specializzato ; favorire la strutturazione di corsi pratici da svolgere in loco e che fossero più proficui, mirati e individualizzati, a seconda della specifica specializzazione
Inoltre la collaborazione con la sezione S.I.M.F.E.R. di Fisiatria interventistica e con l’Associazione Italiana Fisioterapisti (A.I.FI.), che hanno aderito al progetto, oltre a garantire un prestigio ulteriore alle missioni, promuove nuovi orizzonti di possibilità in termini clinico-scientifici per le proposte formative verso la realtà georgiana.
Il carattere stesso delle missioni di volontariato nei paesi in via di sviluppo risulta una delle principali criticità che si vogliono affrontare con il progetto TU.T.TI., in modo da rispondere all’esigenza di sottrarre al modus operandi, condotto finora, gli aspetti di occasionalità, imprevedibilità e ingovernabilità tipici di queste iniziative. I punti di debolezza collaterali considerati sono stati la lingua parlata, con la necessità di un intermediario non clinico nella comunicazione per la traduzione tra i clinici dei due centri; la possibile instabilità degli strumenti tecnologici per la comunicazione audio-video; la difficoltà nell’apprendimento di competenze pratiche attraverso la formazione a distanza.
I TEMPI DELLA MISSIONE
Per rendere operativo il progetto si è svolto un incontro con i rappresentanti dell’area clinica e amministrativa del Centro di Tbilisi presso il nostro Presidio per delineare le basi esecutive e, al tempo stesso, proporre i macro-obiettivi per la formazione del personale locale. La prima missione del progetto TU.T.TI., programmata nel 2019, si compone di quattro tempi distinti: Analisi del contesto, che prenda in esame le risorse umane impiegate nel Centro di Tbilisi, gli spazi e le attrezzature a disposizione, le esigenze formative implicite e latenti dei professionisti georgiani, da sommare a quelle già espresse. Attraverso questo studio verranno definiti la fattibilità del progetto, i modelli didattici da proporre e le modalità di erogazione, oltre agli strumenti per la verifica dei risultati; Formazione dei formatori, un corso di formazione svolto all’interno del nostro Presidio, dedicato ai professionisti, interni ed esterni, che parteciperanno all’effettiva erogazione dei corsi formativi sul campo; Formazione sul campo, perché i professionisti formati presso il Centro San Camillo di Tbilisi svolgano effettivamente corsi teorico-pratici; Verifica dei risultati, monitoraggio e aggiornamento a distanza, in cui verranno presi in considerazione gli aspetti di gradimento, apprendimento e cambiamento, conseguenti allo svolgimento del corso formativo. Sarà garantita la formazione continua dei professionisti di Tbilisi, sfruttando la comunicazione a distanza.
La principale proposta formativa emersa in seguito all’incontro con i rappresentanti del Centro di Tbilisi è stata lo svolgimento di un corso di formazione multidisciplinare, basato su evidenze scientifiche, nella riabilitazione del paziente ortopedico e del paziente neurologico, nel quale coinvolgere parallelamente i medici, i terapisti occupazionali e i fisioterapisti georgiani. L’obiettivo è l’apprendimento di tecniche all’avanguardia nel trattamento di patologie neurologiche e ortopediche mediante terapia infiltrativa ecoassistita, con le conseguenti metodiche per la presa in carico riabilitativa del paziente, mirata al recupero funzionale. La fattibilità di questa proposta verrà valutata durante l’analisi del contesto nella prima fase della missione.
La finalità più alta del progetto TU.T.TI. è creare un modello formativo che possa progressivamente perfezionarsi, riproponendo le quattro fasi sopra descritte all’interno di un ciclo di miglioramento continuo. Questo modello aspira a creare rapporti di collaborazione stabili con la missione camilliana di Tbilisi fino a formare dei formatori locali che possano condividere le competenze apprese all’interno del proprio territorio di appartenenza. Inoltre, qualora il modello si dimostrasse efficiente ed efficace, il progetto potrebbe essere esportato, con le opportune rivisitazioni, in altre realtà socio sanitarie in cui opera la comunità camilliana attraverso la promozione di missioni.
Lado è un fisioterapista del Centro San Camillo di Tbilisi. Si è laureato all’università georgiana, con un percorso che dura quattro anni...
Bilancio Sociale 2018: il racconto emozionante di chi aiuta ogni giorno il San Camillo a crescere
Storie che hanno emozionato, con un finale che ha avuto per protagonista Riccardo, il ragazzo che era entrato al San Camillo per trovare un aiuto al problema dell'autismo e che oggi vi torna per lavorare. Al termine della presentazione del Bilancio Sociale 2018 ha firmato davanti ai presenti il contratto che lo ha assegnato proprio al Presidio Sanitario per il suo lavoro di gestione dei distributori di cibo e di bevande presenti nell'atrio della struttura.
Una conclusione emozionante, ed emozionante è stato il racconto di chi ha narrato a voce le vicende raccolte in "Tante storie per una storia unica", come quest'anno è stato intitolato il Bilancio Sociale, giunto alla sua ottava edizione. Hanno fatto da filo conduttore ai cinque Capitali di cui è composto il documento (Umano, Intellettuale, Sociale/Relazionale, Naturale ed Economico Finanziario/Organizzativo), consegnato mercoledì 18 settembre a chi ha partecipato all'evento organizzato nella sede di strada Santa Margherita 136. Importante è stato il saluto delle autorità, a cominciare da Enzo Lavolta, vicepresidente vicario del Consiglio comunale: “Sono contento di portare a esempio l'esperienza virtuosa del San Camillo: il Bilancio Sociale è una straordinaria possibilità per produrre valore, mettendo in evidenza tutte le realtà che partecipano di questo sforzo”. Con lui Franca Dall'Occo, in rappresentanza della Regione Piemonte (“Siete un fiore all'occhiello nel rapporto con il privato”), Edoardo Tegani, direttore sanitario dell'Asl Città di Torino (“Il San Camillo è un punto di riferimento”) e don Paolo Fini, direttore della pastorale sanitaria per la diocesi di Torino (“Il no profit è un valore importante per la società e interlocutore privilegiato delle istituzioni: il Bilancio Sociale è un'occasione per ragionare della nostra natura”).
Quindi gli interventi, coordinati dal Direttore sanitario Paolo Bruni, di chi ha costruito materialmente il bilancio, mettendo nero su bianco le storie che hanno caratterizzato il 2017 della struttura, fino alla firma del contratto da parte di Riccardo, davanti a don Andrea Bonsignori, fondatore del Chicco Cotto, e a Marco Salza, Direttore generale del San Camillo, che ha indicato quale siano le sfide future che attendono il Presidio e di cui il Bilancio Sociale è testimonianza ogni anno.

Anche quest’anno abbiamo deciso di proporre il Bilancio Sociale del Presidio Sanitario San Camillo. Per l’ottava edizione di questo significativo impegno, il percorso scelto è, ancora una volta, quello di avvalersi ...
In questi ultimi anni l’appuntamento del Bilancio Sociale è diventato sempre più importante per il nostro Presidio ed ha coinvolto via via tutto il personale nello sforzo di realizzare...
Con il presente Bilancio Sociale progredisce il modello di «Corporate Social Responsability del Presidio Sanitario San Camillo», anche grazie ad un evoluto approccio metodologico...