Portale della Fondazione Opera San Camillo - Un Bilancio Sociale non può essere fatto soltanto di numeri: come nasce quello del San Camillo - Torino
Risorse umane: l'importanza delle persone
Si usa definire il personale che presta la propria attività all’interno di un’azienda come “Risorse Umane”. Con questa accezione si dà risalto all'aspetto del valore delle persone come insieme di professionalità e competenze che forma il cosiddetto “capitale umano” . Questo capitale va salvaguardato, curato e sviluppato esattamente come le altre risorse aziendali (disponibilità finanziarie, attrezzature, tecnologia... ecc.) con la consapevolezza che le competenze e la qualità del lavoro umano rappresentano un importantissimo vantaggio e di sviluppo per l’azienda stessa.
Il “capitale umano” del Presidio Sanitario San Camillo è composto da 213 collaboratori, di cui 162 con contratto di lavoro subordinato e 51 con contratto libero professionale e risulta caratterizzato da una forte componente femminile che esprime circa il 71% del totale. Quest’aspetto ha inciso sul modello organizzativo dei servizi in quanto si registra ogni anno un’importante assenza delle lavoratrici per maternità a cui il Presidio pone la doverosa attenzione garantendone la sostituzione temporanea e agevolando le richieste di astensione anticipata. Dal punto di vista professionale, la parte maggiormente rappresentativa è data dal personale sanitario (medici, infermieri, operatori socio sanitari), ma, data la caratteristica del Presidio quale struttura riabilitativa di II livello, è presente in maniera rilevante anche il personale della riabilitazione (fisioterapisti, terapisti occupazionali, logopedisti, psicologi, educatori, psicomotricisti e musicoterapeuti) che ricopre circa il 32% dell’organico.
L’AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
Proprio sul personale sanitario e riabilitativo è stata posta l’attenzione sull’aggiornamento professionale investendo in maniera crescente sulla formazione garantendo solo negli ultimi 2 anni (dati 2017-2018) 950 eventi formativi (pari a 4.495 ore di formazione) organizzati dal Presidio oltre a riconoscere 272 eventi formativi “esterni” (pari a 2.592 ore di formazione) a titolo di “permesso studio” e/o copertura del costo di iscrizione. Purtroppo è invece da sottolineare la preoccupante stasi delle retribuzioni del personale subordinato in quanto l’ultimo adeguamento tabellare dello stipendio (il Presidio applica il CCNL “Aris” – Sanità Privata) è stato applicato nel 2009. Sembra che le parti in causa siano ancora distanti dal trovare un accordo e questa situazione di stallo non fa che aumentare il divario tra il personale sanitario privato e quello pubblico con tutte le problematiche che ne conseguono, non ultima la difficoltà di reperire e/o mantenere in organico le figure professionali ritenute valide in quanto “naturalmente” attirate dal maggior riconoscimento economico offerto dal pubblico impiego.
Per attenuare le difficoltà date dallo scarso appeal contrattuale si è voluto puntare sulla creazione di altre forme di benefit, per esempio garantendo a tutto il personale particolari agevolazioni economiche in merito alla fruizione delle prestazioni sanitarie erogate dal Presidio o ancora attraverso la stipula di apposite convenzioni con enti (Caf-patronati, enti assicurativi, agenzie viaggio, negozi di ottica, arredamento, eventi ricreativi) che riconoscano al personale del Presidio una scontistica dedicata e tariffe agevolate sui servizi offerti.
Un forte connotato che caratterizza il Presidio è la rilevante presenza di studenti in formazione, in quanto negli ultimi anni si è andato a consolidare e rafforzare il legame con gli enti Universitari, quali l’Università degli Studi di Torino, il Politecnico di Torino, l’Università degli Studi di Trieste, l’Università di Modena e Reggio Emilia, l’Università degli Studi di Genova, l’Università Cattolica Sacro di Cuore di Milano ed il Conservatorio di Milano. Considerevole è il rapporto sviluppato con l’Università di Torino in maniera prevalente nell’ambito formativo, infatti al San Camillo al fine di svolgere attività di tirocinio ha avuto accesso personale afferente alla Scuola di Specializzazione di Medicina Fisica e Riabilitativa, a Scienze Infermieristiche, a Fisioterapia, a Logopedia, a Psicologia, a Scienze dell’Educazione oltre ad essere state costituite collaborazioni con i Dipartimenti di Managent, Neuropsichiatria Infantile e Scienze Cliniche Biologiche.
Concludo con la riflessione che lo sviluppo delle risorse umane può compiersi anche attraverso il miglioramento del “vivere” l’ospedale da parte dei degenti. Un quest’ottica dal 2019 il Presidio è diventato sede di servizio civile e con l’ingresso di 2 volontari civilisti ha iniziato a svolgere un progetto che intende perseguire obiettivi che vadano a migliorare il “benessere” del paziente e dei loro familiari, sia durante il periodo di ricovero, sia successivamente alle dimissioni.
L’idea del progetto è nata durante la pratica clinica quotidiana. Ci si è resi conto di come spesso, soprattutto per pazienti più complessi, la necessità di presa in carico dei caregiver...
Abbiamo raccolto e condividiamo la testimonianza del figlio del paziente L.: «Mio padre è stato ricoverato due volte al San Camillo per un ictus. La prima volta...
La storia che vogliamo raccontare non può essere sicuramente racchiusa in un anno, ma il 2018 crediamo rappresenti il raggiungimento della sua completezza...
Il Presidio Sanitario San Camillo di Torino per me significa formazione. Sono una fisioterapista del Cuneese e ho conosciuto il San Camillo...
Un Bilancio Sociale non può essere fatto soltanto di numeri: come nasce quello del San Camillo
Christian Rainero è professore associato di Economia aziendale nel Dipartimento di Management dell'Università di Torino. Fa parte del Comitato di indirizzo e del Comitato di processo che ha partecipato alla redazione del Bilancio Sociale 2018. Gli abbiamo chiesto come si è svolto il lavoro.
Come e perché nasce un Bilancio Sociale?
Il bilancio sociale è un documento di rendicontazione (attualmente) volontaria che va oltre la sintesi economico-finanziaria del bilancio d’esercizio. Il bilancio d’esercizio è quel documento che, per legge, un’azienda deve redigere periodicamente per rendicontare la propria situazione economico-finanziaria e i propri risultati economici. Ma se vogliamo valutare a tutto tondo un’azienda, non ci si può accontentare di costi e ricavi. Ogni impresa si deve interfacciare con il territorio, l’ambiente, i lavoratori: gli stakeholder. Ecco perché, a parità di cifre, due soggetti possono avere un impatto estremamente diverso sul mondo che li circonda. Il bilancio sociale fonde queste due esigenze e valuta anche questo impatto, positivo o negativo che sia.
Quali sono le linee guida che deve seguire?
Il bilancio sociale viene pubblicato ogni anno, proprio come il bilancio di esercizio. Non esistono ancora delle vere e proprie normative vincolanti, che obblighino a trattare determinate questioni oppure a scegliere certi indicatori. Esistono però delle linee guida condivise a livello internazionale, come quelle del Global reporting initiative (GRI), o a livello locale (nazionale) come quelle del Gruppo di studio per il bilancio sociale (GBS). Siamo in attesa delle linee guida specifiche per il bilancio sociale degli ETS (Terzo settore). Il San Camillo da molti anni ormai costruisce il proprio bilancio sociale; inizialmente secondo linee GBS e, successivamente, introducendo gradualmente linee guida internazionali. L’obiettivo, per le prossime edizioni, è di un passaggio a un modello di bilancio sociale che risponda al framework GRI con la definizione e il monitoraggio periodico di indicatori di impatto sociale e di perseguimento degli Sdgs “Obiettivi di sviluppo sostenibile”.
Perché occorre concentrarsi sui vari Capitali?
L’analisi dei Capitali è un approccio metodologico. Attraverso l’analisi dei capitali che influenzano e sono influenzati dalle attività del San Camillo, si vuole comunicare in modo chiaro l’integrazione esistente e necessaria tra gli aspetti economici e quelli sociali e ambientali nei processi decisionali aziendali, ma anche nella definizione della strategia, nella governance e nel modello di attività del San Camillo.
In che cosa consiste il Metodo Piemonte? Come ha operato il vostro Gruppo di lavoro?
Per la costruzione del bilancio sociale del San Camillo si è seguito l’approccio operativo del “Metodo Piemonte”, nato anni addietro da una collaborazione inter-istituzionale di Regione Piemonte, Dipartimento di Management (già Facoltà di Economia) dell’Università degli Studi di Torino, Ires Piemonte e Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Torino.
Si è lavorato per gruppi di lavoro:
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«Comitato scientifico di indirizzo», per la definizione dei riferimenti metodologici e la supervisione dell’intero processo
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«Comitato di processo», per la direzione e il controllo dell’attività formativa e operativa
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«Gruppo di applicazione metodologica e operativa», che ha curato la gestione operativa del Bilancio Sociale, secondo le metodologie e le tempistiche individuate nel cronoprogramma e in coordinamento e collaborazione con tutte le strutture interne del San Camillo.
L’intero processo e il documento sono poi stati oggetto di specifica revisione e analisi dell’«Organo di validazione professionale», che ha espresso il giudizio di conformità del documento ai requisiti del Metodo Piemonte.
Anche quest’anno abbiamo deciso di proporre il Bilancio Sociale del Presidio Sanitario San Camillo. Per l’ottava edizione di questo significativo impegno, il percorso scelto è, ancora una volta, quello di avvalersi ...
In questi ultimi anni l’appuntamento del Bilancio Sociale è diventato sempre più importante per il nostro Presidio ed ha coinvolto via via tutto il personale nello sforzo di realizzare...
Con il presente Bilancio Sociale progredisce il modello di «Corporate Social Responsability del Presidio Sanitario San Camillo», anche grazie ad un evoluto approccio metodologico...