Portale della Fondazione Opera San Camillo - “Tante storie per una storia unica”: il San Camillo presenta alla città il Bilancio Sociale 2018 - Torino
La danza a supporto della fisioterapia standard nella cura delle persone con malattia di Parkinson
Nonostante gli straordinari passi avanti ottenuti in questi anni nel trattamento della Malattia di Parkinson (MP), l’effetto delle terapie farmacologiche o chirurgiche sui sintomi motori non è definitivo. In aggiunta, i sintomi non motori possono in alcuni casi compromettere la qualità di vita dei pazienti e il loro livello di autonomia. La letteratura scientifica conferma che l’esercizio fisico ha effetti sintomatici sulle manifestazioni motorie e non-motorie della MP e potrebbe rallentarne la progressione;1inoltre, tre recenti meta-analisi attestano l’efficacia terapeutica della danza per i pazienti affetti da tale malattia.2
Nel 2018 è stato effettuato uno studio in collaborazione con il Dipartimento di Neuroscienze “Rita Levi Montalcini”, Università degli Studi di Torino e Dipartimento di Scienze Chirurgiche, Università degli Studi di Torino. L’obiettivo di questo studio pilota è stato valutare se un nuovo metodo riabilitativo che abbina la fisioterapia standard alla danza contemporanea con elementi di danza classica è in grado di minimizzare l’impatto dei sintomi motori e non-motori tipici della MP.
VENTIQUATTRO PAZIENTI
Sono stati coinvolti 24 pazienti parkinsoniani a uno stadio lieve o moderato di malattia, trattati con Levodopa o farmaci agonisti della dopamina, con nessun declino cognitivo o declino cognitivo lieve. Secondo il disegno sperimentale tutti i pazienti hanno ricevuto un’ora di fisioterapia standard 3 volte alla settimana, per un periodo complessivo di 5 settimane. Per i pazienti del gruppo di controllo (N=12) questa prima ora era seguita da una seconda ora della stessa attività riabilitativa, per il gruppo sperimentale (N=12) la prima ora di fisioterapia era seguita da un’ora di danza. Una settimana prima e dopo il periodo di attività riabilitative, le variazioni della componente motoria, emotiva, cognitiva e sensoriale della MP sono state valutate somministrando una batteria di scale cliniche e test validati. I pazienti hanno inoltre compilato un questionario finale sviluppato appositamente per lo studio, in cui esprimevano: grado di soddisfazione nei confronti dell’esperienza fatta e percezione di miglioramento a livello clinico (cammino, resistenza, forza fisica, coordinazione, postura ed equilibrio), emotivo e di qualità del sonno. Si è riscontrata una tendenza statisticamente significativa al miglioramento in tutti questi ambiti.
RISULTATI INCORAGGIANTI
Questo studio pilota evidenzia per la prima volta che un percorso riabilitativo di danza-fisioterapia induce nei pazienti con MP lieve un miglioramento significativo dei sintomi motori. Tale risultato incoraggia la prosecuzione dello studio con il duplice obiettivo di: ampliare la casistica per confermare i risultati ottenuti e capire se sono estendibili ai sintomi non-motori della malattia.
La presa in carico globale delle persone con malattia di Parkinson si dimostra la strategia riabilitativa migliore per aumentare la qualità di vita delle persone coinvolte. L’alto grado di soddisfazione riscontrato nei pazienti determina tuttavia un sempre maggior numero di richieste di prese in carico riabilitative che il nostro Presidio, così come ora strutturato, non è in grado di garantire.
La realizzazione di questi studi ha permesso al personale della Struttura di collaborare con ricercatori noti a livello internazionale e questo ha contribuito ad un arricchimento culturale importante e a uno scambio di professionalità e conoscenze sempre molto costruttivo.
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“Tante storie per una storia unica”: il San Camillo presenta alla città il Bilancio Sociale 2018
Mercoledì 18 settembre è il giorno in cui il San Camillo si racconta alla città. Appuntamento alle 9.30, nella sede di strada comunale Santa Margherita 136, per la presentazione del Bilancio Sociale 2018, il volume che descrive quale sia stata l'attività del Presidio Sanitario nell'anno precedente. Non è soltanto l'esposizione di semplici dati e tabelle, ma la narrazione del lavoro quotidiano fatto da persone: chi opera nel San Camillo e chi vi si affida per risolvere i propri problemi fisici.
Per questo motivo per l'edizione 2018 si è deciso di raccontare concretamente alcune singole vicende, come si capisce fin dal titolo: “Tante storie per una storia unica”. Sono raccolte all'interno dei cinque Capitali che compongono il bilancio e che sono la strada maestra per seguire le linee del Metodo Piemonte, come richiesto per documenti di questo tipo: Umano, Intellettuale, Sociale/Relazionale, Naturale, Economico/Finanziario e Organizzativo.
I lavori saranno moderati da Paolo Bruni, direttore sanitario del San Camillo,e prevedono gli interventi di chi ha contribuito con la propria opera alla formazione delle storie di cinque Capitoli. Parteciperanno anche Luigi Genesio, assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Enzo Lavolta, vicepresidente del Consiglio Comunale, Edoardo Tegani, direttore sanitario Asl Città di Torino, don Paolo Fini, direttore della pastorale sanitaria per la diocesi di Torino, Christian Rainero, del dipartimento di Management dell'Università di Torino, e Davide Barberis, dell'ordine dei Commercialisti e Revisori Contabili di Torino.
Anche quest’anno abbiamo deciso di proporre il Bilancio Sociale del Presidio Sanitario San Camillo. Per l’ottava edizione di questo significativo impegno, il percorso scelto è, ancora una volta, quello di avvalersi ...
In questi ultimi anni l’appuntamento del Bilancio Sociale è diventato sempre più importante per il nostro Presidio ed ha coinvolto via via tutto il personale nello sforzo di realizzare...
Con il presente Bilancio Sociale progredisce il modello di «Corporate Social Responsability del Presidio Sanitario San Camillo», anche grazie ad un evoluto approccio metodologico...