Portale della Fondazione Opera San Camillo - Quali rischi comporta la disfagia? - Torino
Quali rischi comporta la disfagia?
La disfagia: sintomi e rischi della patologia
I disturbi della deglutizione possono portare a gravi rischi di varia natura. Ad esempio il soffocamento per ostruzione, oppure il passaggio di cibi o liquidi nelle vie aeree: tali problemi possono causare una polmonite ab ingestis. Per questo è fondamentale intervenire precocemente con un trattamento mirato.
I principali sintomi dei disturbi della deglutizione possono essere sia di tipo fisico che comportamentale. Ad esempio, i sintomi fisici possono essere la tosse durante o dopo il pasto, la presenza di una sensazione di soffocamento durante o dopo la deglutizione, oppure la voce gorgogliante durante la deglutizione.
Invece i sintomi di tipo comportamentale possono fare riferimento a un cambiamento delle abitudini alimentari del soggetto, ad un’eccessiva lentezza nell’esecuzione del pasto oppure a uno scarso appetito.
La diagnosi della disfagia può venire in seguito a una valutazione clinica effettuata dal terapista, quindi dal logopedista, e attraverso una valutazione strumentale effettuata dal medico.
Il trattamento dei disturbi della deglutizione è di tipo individuale a seconda di ogni singolo paziente: esso consiste in esercizi di rinforzo delle strutture coinvolte nell’atto deglutitorio e nell’impostazione di manovre e posture di compenso, oltre a consigli comportamentali da dare al paziente. Tutti questi consigli vengono condivisi inoltre con i principali caregiver del paziente, per fare in modo che l’alimentazione avvenga nella maniera più sicura anche a casa.
È possibile prevenire i disturbi della deglutizione adottando alcune misure comportamentali: ad esempio, si può provare a posizionare il paziente in modo corretto durante il pasto, chiedergli di effettuare bocconi di piccole dimensioni e di masticare bene singolarmente, di bere acqua a piccoli sorsi dal bicchiere e di evitare distrazioni durante i pasti.
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