Portale della Fondazione Opera San Camillo - Giornata mondiale della sicurezza del paziente - Torino
Giornata mondiale della sicurezza del paziente
Il 17 settembre di ogni anno si celebra il World Patient Safety Day, Giornata mondiale della sicurezza del paziente, promosso dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per sottolineare la centralità di questo tema e invitare le istituzioni, gli organismi e gli operatori a promuovere iniziative sulla sicurezza delle cure e delle persone assistite.
Il tema scelto per l’edizione 2023 è "Engaging patients for patient safety" che ricorda l’importanza del coinvolgimento attivo dei pazienti, dei familiari e di tutta la comunità di cui il malato fa parte.
A questo proposito è importante approfondire il tema delle cadute delle persone anziane in casa, una delle frequenti cause di ospedalizzazione con pesanti ripercussioni sul benessere e sulla salute di questa categoria di pazienti.
Abbiamo chiesto di intervenire su questo argomento, e di chiarire quanto può fare un terapista occupazionale al riguardo, al dott. Marco Di Monaco, specialista in Fisica e Riabilitazione, Endocrinologia e Malattie del Ricambio.
Quali sono i fattori ambientali che comportano rischio di caduta per gli anziani?
L'ambiente di vita di una persona anziana è purtroppo spesso pieno di occasioni di rischio di caduta. Quando mi capita di andare nelle case di persone anziane, vedo delle scene incredibili.
Proviamo a descrivere una situazione: la persona anziana si alza di notte, non accende la luce per non disturbare il compagno, non mette calzature perché deve fare in fretta; quindi cammina a piedi nudi, al buio e con l’urgenza di raggiungere il bagno perché ha un’urgenza fisica che comporta del disagio. Non solo, si muove in una casa dove spesso non sono stati fatti interventi di manutenzione e ci sono piastrelle sconnesse, il pavimento potrebbe essere sporco o bagnato perché il gatto ha rovesciato la ciotola del cibo o dell'acqua, magari per terra c'è un cavo telefonico non fissato o il gatto che si muove fra le gambe… si potrebbe continuare, ma ciascuno di noi ha ben presenti queste situazioni.
Un ambiente del genere espone la persona anziana a multipli rischi. Bisogna assolutamente intervenire con adattamenti e piccoli accorgimenti, cosa mai facile da fare perché se da una parte siamo tutti molto affezionati alla nostra casa e la consideriamo l’optimum, dall’altra nell’anziano cambiare è ancora più difficile, poiché disorienta, quindi si preferisce non vedere questi difetti e mantenere invariato lo scenario.
Un esperto può sicuramente dare dei consigli chiave per ridurre il rischio di cadere, e quindi di fratturarsi. L’occhio esperto specializzato per questo tipo di interventi è il terapista occupazionale. La professione del terapista occupazionale appartiene all’area sanitaria della riabilitazione: si tratta di laureati formati nelle attività che hanno lo scopo di rendere il soggetto in grado di raggiungere la massima autonomia e indipendenza in tutti gli ambiti e di preservarsi da rischi per la salute.
Come si valuta il rischio di caduta nell’anziano?
Una popolazione di pazienti ad alto rischio è costituita dagli anziani che sono già caduti e si sono già fratturati un femore. Per loro è necessario ancora più attenzione, poiché le conseguenze di una seconda caduta possono essere assai serie. Eppure spesso manca il buon senso di valutare con lucidità le condizioni ambientali.
Un esempio lampante è quello dell'altezza del letto: tante volte ho notato nella casa dei nostri pazienti due o tre materassi uno sull'altro. In un certo senso è comprensibile: quando si decide di cambiare il materasso, quello vecchio dispiace buttarlo via e lo si lascia sotto quello nuovo. Ma se la signora anziana è alta un metro e 50, il suo letto è alto 85 centimetri, questa è una situazione temibile, sia quando sale sul letto sia quando scende.
Qual è il ruolo del terapista occupazionale?
Interrogandosi su quali sono gli accorgimenti per prevenire il rischio cadute nell’anziano non si possono non citare:
1) Modificazioni dell'ambiente.
2) Cautele da adottare nelle attività quotidiane.
Lo sguardo attento del terapista occupazionale può dare dei consigli cruciali per evitare il rischio di cadere e quindi di fratturarsi.
Qualche anno fa nell’ambito dei nostri progetti di ricerca, abbiamo condotto uno studio che è stato pubblicato su una prestigiosa rivista internazionale di riabilitazione, in cui dimostravamo che un passaggio domiciliare del terapista occupazionale - un unico passaggio domiciliare! - riduce efficacemente l’eventualità di cadute, e lo abbiamo provato anche per quei soggetti con rischio particolarmente elevato.
Cosa offre il Presidio Sanitario San Camillo ai suoi pazienti a rischio cadute?
Quando una persona viene ricoverata nell’ospedale San Camillo dopo una frattura del femore viene attivato di routine un intervento dei terapisti occupazionali volto a discutere e prevenire rischi di caduta. Ai pazienti e alle famiglie viene anche distribuito un opuscolo in cui abbiamo raccolto i principali consigli frutto di tanti anni di esperienza e ricerca.
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