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DSA: comprendere e affrontare i disturbi specifici dell’apprendimento nei bambini
Scoprire che il proprio bambino ha un disturbo specifico dell’apprendimento (DSA) può essere un momento carico di domande e incertezze per i genitori. Tuttavia, con le giuste informazioni e strategie, è possibile affrontare questa sfida con consapevolezza e serenità, aiutando i propri figli a sviluppare al meglio le capacità.
A questo proposito, la nostra logopedista Virginia Lorenzi ha spiegato in un’intervista alla rivista Giovani Genitori come individuare i DSA e quali metodologie attuare per sostenere i bambini nei percorsi di crescita, sia scolastici che della vita di tutti i giorni.
Quali sono i diversi tipi di DSA?
I disturbi specifici dell’apprendimento sono difficoltà di origine neurobiologica che riguardano l’acquisizione e l’automatizzazione di alcune competenze scolastiche fondamentali. Si suddividono in:
- dislessia: difficoltà nella lettura, caratterizzata da errori, lentezza e difficoltà nella comprensione del testo;
- disgrafia: difficoltà nell’aspetto motorio della scrittura, con grafia poco leggibile e problemi nel controllo del tratto;
- disortografia: difficoltà nel rispetto delle regole ortografiche, con frequenti errori nella scrittura delle parole;
- discalculia: difficoltà nell’elaborazione dei numeri e nei calcoli matematici.
Questi disturbi possono presentarsi singolarmente o in combinazione e con il giusto supporto ogni bambino può imparare a compensare e sviluppare strategie efficaci per affrontare la scuola con successo.
Come accorgersi di un disturbo dell’apprendimento
I primi segnali possono emergere già nella scuola dell’infanzia. Le maestre, per esempio, potrebbero notare difficoltà nel mantenere l’attenzione, nell’organizzazione di un compito o nell’acquisizione delle competenze di base, come il riconoscimento delle lettere e dei numeri. Anche un’impugnatura scorretta della matita o una scrittura disorganizzata possono essere campanelli d’allarme.
Altre volte, le difficoltà diventano evidenti solo con l’inizio della scuola primaria, quando il bambino deve imparare a leggere, scrivere e svolgere operazioni matematiche in autonomia. È importante osservare il bambino senza allarmarsi, ma con attenzione, per individuare eventuali difficoltà e intervenire precocemente.
A chi rivolgersi quando si notano segnali di DSA
Se si sospetta un DSA, è consigliabile rivolgersi a uno specialista. Il primo riferimento può essere il logopedista, che attraverso test specifici valuta le capacità di lettura, scrittura e calcolo del bambino. In seguito, è necessaria una visita neuropsichiatrica infantile, che porterà alla diagnosi e all’eventuale certificazione da parte dell’ASL.
La diagnosi ufficiale consente al bambino di accedere a strumenti compensativi e misure dispensative a scuola, fondamentali per affrontare lo studio con maggiore serenità.
Come supportare un bambino con DSA
Essere genitori di un bambino con DSA significa accompagnarlo con comprensione e pazienza nel suo percorso di apprendimento. Di seguito alcune strategie utili fornite anche dalla logopedista Virginia Lorenzi nella sua intervista a Giovani Genitori.
• Accettare e informarsi: conoscere il disturbo aiuta a ridurre ansie e pregiudizi. I DSA non sono un limite, ma una caratteristica che può essere gestita con il giusto supporto.
• Favorire un ambiente sereno: evitare pressioni eccessive e incoraggiare il bambino, valorizzando i suoi punti di forza.
• Utilizzare strumenti compensativi: mappe concettuali, audiolibri, calcolatrici e software di supporto possono facilitare l’apprendimento.
• Creare una routine di studio efficace: suddividere i compiti in piccoli step e concedere pause aiuta a mantenere la concentrazione.
• Collaborare con la scuola: il piano didattico personalizzato (PDP), previsto dalla legge 170/2010, garantisce strategie didattiche adatte alle esigenze del bambino.
I DSA possono essere una risorsa?
Anche se il percorso scolastico può essere più impegnativo, molti bambini con DSA sviluppano capacità di problem-solving alternative e un pensiero creativo. Il loro cervello elabora le informazioni in modo diverso, trovando spesso soluzioni innovative.
L’obiettivo non è eliminare le difficoltà, ma fornire ai bambini gli strumenti per affrontarle con sicurezza, trasformando i DSA da ostacolo a opportunità. Con il giusto supporto, ogni bambino può trovare il proprio metodo di apprendimento e realizzare le sue potenzialità.
Essere stressati può influire sul comportamento alimentare, portando a diversi tipi di disturbi, come il binge eating disorder.
Impegno, professionalità e cura: celebriamo un percorso di vita allineata ai valori del Presidio.
La capacità di elaborare, mantenere a mente e rielaborare nuovamente le informazioni deve essere monitorata.