Portale della Fondazione Opera San Camillo - Giornata mondiale della sicurezza del paziente 2024 - Giornata mondiale della sicurezza del paziente 2024 - Torino
Giornata mondiale della sicurezza del paziente 2024
Il 17 settembre è la Giornata mondiale della sicurezza del paziente. Questo evento globale, promosso dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, è l’occasione giusta per mettere in luce l'importanza cruciale di diagnosi corrette e tempestive come affermato nel tema del 2024: si tratta di una priorità assoluta per migliorare i risultati sanitari complessivi.
La cura del paziente al Presidio Sanitario San Camillo
Il focus del 2024 sui processi diagnostici riflette l'importanza di identificare accuratamente le condizioni dei pazienti per garantire un trattamento sicuro ed efficace, un principio che la nostra struttura promuove costantemente. Celebrando questa giornata, il Presidio Sanitario San Camillo non solo riconosce il lavoro vitale dei suoi specialisti, ma sottolinea anche il loro impegno continuo nella formazione, nell’adozione di tecnologie innovative e nella definizione delle migliori pratiche per la cure eccellenti e sicure.
Inoltre, in funzione della sicurezza del paziente, il Presidio garantisce il massimo dell’assistenza dentro e fuori dalla struttura: con attività di ricovero ordinario, Day hospital, prestazioni ambulatoriali e al domicilio.
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In questa sezione potete richiedere la prenotazione per una prestazione ambulatoriale privata...
Il Presidio Sanitario San Camillo è convenzionato con assicurazioni, fondi e casse integrative per l'erogazione...
Mi chiamo Alessandra Comazzi, sono giornalista, torinese, ho 67 anni e sono neuropatica. Mi occupavo di spettacoli, facevo il critico televisivo per un quotidiano, La Stampa. Adesso mi occupo soprattutto di tornare a camminare e di reimparare a usare le mani. Un bel salto anche emotivo. Perché c’è la fede, certo, ma poi ci sono la carità, e la speranza. Le tre virtù cardinali. E ho imparato che forse, in certi momenti difficili, proprio la speranza è la virtù più impervia.
Rosso 32. Era il mio codice identificativo al San Camillo, il presidio sanitario che a Torino è specializzato in riabilitazione. I reparti dell’ospedale hanno il nome dei colori, Verde, Giallo, Lilla, Azzurro e, appunto, Rosso. Il 32 era il numero del mio letto. Un modo, forse, per colorare la vita dei pazienti affetti da menomazioni e disabilità, molti dei quali con validi motivi per vedere la vita in nero fosco, al massimo grigio. Potrebbe sembrare un modo puerile per affrontare la sofferenza, ma i padri Camilliani sanno quello che fanno.
Leggi la testimonianza nell'articolo de L'Osservatore Romano
Alessandra Comazzi, giornalista piemontese, racconta in modo profondo e coinvolgente la sua malattia e l’esperienza fatta tra le mura del nostro Presidio.
Ecco qualche breve stralcio dell’articolo:
"Rosso 32. Era il mio codice identificativo al San Camillo, il presidio sanitario che a Torino è specializzato in riabilitazione. I reparti dell’ospedale hanno il nome dei colori, Verde, Giallo, Lilla, Azzurro e, appunto, Rosso. Il 32 era il numero del mio letto. Un modo, forse, per colorare la vita dei pazienti affetti da menomazioni e disabilità, molti dei quali con validi motivi per vedere la vita in nero fosco, al massimo grigio. Potrebbe sembrare un modo puerile per affrontare la sofferenza, ma i padri Camilliani sanno quello che fanno.”
Infine aggiunge un ringraziamento molto speciale:
"La mia è una semplice testimonianza, non ho competenze tecniche o scientifiche. In questo percorso che non è solo riabilitativo, ma è anche di fede e ringraziamento, vorrei restituire a tutte le donne e gli uomini che mi sono stati e mi sono vicini, qualcosa di quello che mi è stato donato. Il dono di medici, infermieri, operatori sociosanitari, fisioterapisti, terapisti occupazionali, logopedisti, psicologi, è stata una continua ricerca di senso, oltre che di professionalità”
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